altre news

FIGC, Uva: “Obiettivo rose con il 50% di giovani dai vivai nazionali”

La valorizzazione dei vivai nazionali e il rispetto delle normative europee cono stati i temi affrontati nel convegno “La specificità dello sport e la formazione dei giovani atleti nel diritto …

Redazione VN

La valorizzazione dei vivai nazionali e il rispetto delle normative europee cono stati i temi affrontati nel convegno “La specificità dello sport e la formazione dei giovani atleti nel diritto dell’Unione Europea”, organizzato oggi dal CONI. Ad illustrare la posizione della FIGC è intervenuto il Direttore Generale Michele Uva sottolineando come “i settori giovanili rappresentino anche un significativo strumento di sviluppo della dimensione sociale“la necessità di una maggiore sensibilità nei confronti dell’attività delle squadre nazionali, con le federazioni che hanno capacità limitate per non dire inesistenti di intervenire a livello regolamentare per preservare la dimensione ‘nazionale’ dell’attività sportiva. Basta riportare le rose delle squadre di Serie A composte da non più di 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e 4 formati nel vivaio del club per cui sono tesserati (con libero tesseramento di calciatori Under 21) con società che avranno la possibilità di tesserare un massimo di 2 extracomunitari a stagione, a condizione che uno vada a sostituire un altro extracomunitario presente in rosa e che l’altro abbia un comprovato curriculum sportivo.

Il DG della Federcalcio ha poi avanzato alcune proposte da portare all’attenzione del legislatore, come “un nuovo intervento sulla norma che prevede un numero minimo di calciatori tesserati nelle rose provenienti dai settori giovanili, introducendo un principio più elastico che preveda che almeno il 50% dei giocatori provenga dai vivai nazionali”.