Sempre fuori dagli schemi Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, che ha parlato oggi a La Repubblica. Questi alcuni passaggi: "Il calcio lo vedo come un divertimento e lo vorrei liberare dalla noia che lo pervade. Per questo do sfogo al mio istinto e mi comporto come mi vedete. Tutto spontaneo, niente creato ad arte. Questa è la parte scherzosa, poi c'è il lavoro, una cosa seria, che ha bisogno di testa, cuore e gambe. Per me una società di calcio è un'azienda, che non deve fare finanza, ma impresa, se possibile creare posti di lavoro. Costi, ricavi, investimenti, idee. Io rispetto i calciatori, se sono uomini ci parlo volentieri, cerco di trattarli al meglio, ma l'amore è per la mia società".
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Ferrero: “Basta con la noia, vi faccio divertire”
Sempre fuori dagli schemi Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, che ha parlato oggi a La Repubblica. Questi alcuni passaggi: “Il calcio lo vedo come un divertimento e lo vorrei liberare dalla noia …
Belle parole, facili con i risultati. Ora però c'è la Juve che rischia di chiuderle la bocca.
"Vedremo, non si dimentichi che io ho Sinisa".
Tutti i suoi gioielli sembrano avere la valigia pronta.
"Il calcio è come quel mare: tanta acqua, poco pesce. Se devo parlare con un procuratore, lo incontro. E se è un uomo vero, il feeling non manca. Non posso svelare nomi o trattative. Però le dico una cosa: se a gennaio ne va via uno (n. d. r. Gabbiadini), magari ne arrivano tre".
Tre per uno è una promessa impegnativa, saranno contenti i tifosi. Del resto lei ha parlato di scudetto sin dal primo giorno.
"Preciso, non quest'anno. Ci proveremo entro il 2018, la stessa scadenza del contratto di Osti appena rinnovato, il nostro eccellente diesse".
Come fa ad avere tutto questo ottimismo?
"Con poco se campa, con niente se more. Se lei parte da questo ragionamento, tutto è possibile. Ora devo imparare, sono appena arrivato. Uno spettatore che guarda il film di 20 squadre e che in questa fase crede che la miglior parola sia quello non detta. Quando sarò entrato appieno nel ruolo e saprò fare il presidente, lo andrò ad insegnare agli altri. Gridando: basta noia, evviva il calcio e il divertimento. Ai miei tifosi lo dico sempre: sono uno di voi. Cresciuto con la gente comune. E con le idee del popolo, che spesso sono le vincenti".
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