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Fase difensiva: contro il Parma zero reti subite ma è la solita nota stonata

Contro gli emiliani si sono rivisti gli svarioni che hanno caratterizzato l’ultimo mese e mezzo della Fiorentina

Redazione VN

C'era una volta una difesa viola capace di tenere botta nonostante i numeri non fossero brillantissimi. Era il tempo in cui Basanta, più che un onesto mestierante, sembrava il degno erede di Passarella, Gonzalo il Baresi dei tempi migliori e Savic un muro praticamente invalicabile. Così, grazie ai suoi tre alfieri arretrati, la Fiorentina riusciva a mascherare alla meno peggio le lacune della sua fase difensiva. Come ogni esagerazione, ovviamente, non sarebbe durata in eterno. E dopo un marzo da strofinarsi gli occhi, si sbatte il muso contro la dura realtà d'aprile.

La Fiorentina passa da una media di poco superiore ad una rete subita a partita , ad una di poco inferiore alle due reti. Ma a preoccupare ancor più è l'aumento esponenziale degli svarioni in fase di contenimento, causati da un centrocampo che, con il calo netto di Badelj, si è dimostrato incapace di porre filtro alle sortite avversarie e da un reparto difensivo ridimensionato nei suoi singoli interpreti. Non inganni la partita contro il Parma – per la cronaca, la seconda senza subire reti nell'ultimo mese e mezzo -. Perché nonostante l'evidente divario tecnico e motivazionale tra le due squadre, gli emiliani hanno avuto almeno tre nitide occasioni da gol propiziate dal mal posizionamento difensivo della Fiorentina.

Ennesima riprova del fatto che, al netto di un rendimento da parte dei singoli difensori che non sfori nell'eccellenza, in fase di copertura la squadra di Montella si mostra spesso e volentieri vulnerabile se attaccata in verticale e con una certa velocità. Anche (e forse soprattutto) su questo aspetto bisognerà lavorare per l'auspicato salto di qualità. Magari già a breve, con l'acquisto e l'inserimento tra i prossimi titolari di almeno un centrocampista dai piedi educati ma che faccia delle sue prerogative anche corsa e muscoli. Il Siviglia insegna...

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani