Vi proponiamo uno stralcio dell'articolo del Corriere dello Sport di oggi in cui si fanno i conti in tasca alla classe arbitrale, protagonista soprattutto in negativo delle domeniche di Serie A (almeno in ottica Fiorentina).
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E il bello è che questi arbitri ci costano 5mln all’anno…
Vi proponiamo uno stralcio dell’articolo del Corriere dello Sport di oggi in cui si fanno i conti in tasca alla classe arbitrale, protagonista soprattutto in negativo delle domeniche di Serie …
Guadagni con cifre a quattro o cinque zeri, meritati per molti ma non per tutti. Facciamo i conti in tasca ai direttori di gara di casa nostra. Che costano (solo in serie A), oltre quattro milioni e mezzo (sfioriamo i cinque e li superiamo se inseriamo negli emolumenti anche quello che gli internazionali portano a casa dalle gare dirette in ambito Uefa), circa novemila euro a partita la domenica, che salgono a dieci se ci mettiamo anche i rimborsi spese (li riduciamo all’osso per fare conto paro). Il che significa 100mila euro a giornata, al netto degli errori. Ovvero 3 milioni e ottocentomila euro solo per le 38 giornate di serie A. C’è poi la Supercoppa italiana (3.800 euro lordi per l’arbitro, gli altri a scalare) e la coppa Italia, il cui cash cresce col passare dei turni. Mille euro per le qualificazioni, millecinquecento per i quarti, duemilacinquecento per le semifinali e 3.800 per la finale. Insomma, siamo attorno ai cinque milioni a stagione. Una bella cifra.
Vero, la carriera arbitrale a queste cifre è brevissima, meno ancora di un giocatore (che comunque guadagna molto, ma molto di più, e parliamo dei giovani che si affacciano sulle panchine della prima squadra, non certo di un top player). Ed è anche vero che questa è diventata l’unica fonte di reddito per chi ha scelto di fare quello che è diventato, negli anni, un vero e proprio mestiere, tanto che nessuno affianca più l’arbitraggio con un altro lavoro, sia pure comodo, come avveniva non molto tempo fa. Ed è un mestiere “rischioso”, visto che teoricamente ogni anno rischi di andare a casa. Sollevate e applicate tutte le attenuanti e le esimenti, come si direbbe in diritto, bisogna riconoscere che 200 mila euro l’anno sono una cifra considerevole. Tanto guadagna un arbitro di medio-alto livello, gradi di internazionale. Perché può aggiungere anche il “gettone” (più le spese) per le gare dirette nelle coppe europee (ma anche per le qualificazioni a Europei e Mondiali). Differente, ma cospicua, anche la quota fissa (ex diritti d’immagine). Dall’alto: dagli 80mila euro per gli internazionali al 45mila per chi ha meno di 25 partite in serie A.
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