Stamani 14 ultras ucraini della Dinamo Minsk, come riporta Repubblica, sugli oltre 60 che quella sera si resero autori degli scontri e vennero poi identificati dalla digos di Firenze, hanno patteggiato in tribunale una condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione - pena sospesa - per una sfilza di reati: apologia di fascismo, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi, esplosione di petardi, travisamento, possesso di materiale esplodente e possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere. A difendere i tifosi ucraini davanti al collegio presieduto dal giudice Francesco Maradei, l'avvocato Jacopo Pastorini che si è detto “molto soddisfatto per l'esito del processo, considerata la gravità dei fatti che venivano contestati ai miei assistiti”. Misero a ferro e fuoco un pub sul viale Lavagnini, si scontrarono con la polizia ferendo alcuni agenti con i tirapugni e tentarono persino di improvvisare un corteo non autorizzato diretto allo stadio Franchi, dove l'11 dicembre 2014 la loro squadra giocava contro la Fiorentina in Europa League, srotolando striscioni neonazisti e inneggiando a Mussolini.
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