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Due pesi, due misure e…. due giornate

Il ricorso d’urgenza della Fiorentina per annullare o, almeno, ridurre le due giornate di squalifica assegnate a Ljajic per offese al direttore di gara è stato respinto. Strano. Non che …

Redazione VN

Il ricorso d'urgenza della Fiorentina per annullare o, almeno, ridurre le due giornate di squalifica assegnate a Ljajic per offese al direttore di gara è stato respinto. Strano. Non che i tifosi ci avessero sperato più di tanto, ma lo smuoversi della società e l'illustre precedente di Balotelli, una tiepida speranza l'avevano suscitata. Niente, respinto su tutta la linea. E allora viene logico sottolineare che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. E proprio il caso Balotelli sta lì a testimonianza di come se ti chiami Milan hai un peso, se, viceversa, ti chiami Fiorentina ne hai tutt'altro. Poco importa se la società viola è da anni ormai portavoce del "fair play" e che quindi, se ha fatto ricorso, aveva probabilmente ragioni più che fondate; la legge del più forte ha apparentemente più importanza della legge del più giusto. "Vincono sempre le solite" ha affermato il presidente del Palermo, Zamparini al termine della gara di domenica contro la Juventus. Come dargli torto quando anche lontano dai campi di calcio appaiono così evidenti le disparità di trattamento?

E, attenzione, non ci riferiamo solo al ricorso per Ljajic, ma anche ai provvedimenti "non" presi nei confronti dei tifosi romani e della società Roma a seguito dei fatti ormai noti di sabato sera. Ennesime dimostrazioni che, purtroppo, i due pesi e le due misure nel mondo del calcio sono ancora all'ordine del giorno.

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