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Diritti tv Serie A, retromarcia: niente tv domenica alle 15 e 7 diverse fasce

La Serie A è pronta ad una clamorosa marcia indietro sui diritti tv a partire dal triennio 2018-2021, due le novità: il dettaglio

Redazione VN

Diritti tv e serieA 2018 niente partite domenica alle 15. Come anticipato nei giorni scorsi da calcioefinanza.it in una ampia analisi successiva a quanto dichiarato dall’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, la Serie A è pronta ad una clamorosa marcia indietro sui diritti tv a partire dal triennio 2018-2021.

Due le novità ghiotte:

non tutte le partite saranno trasmesse in tv

alla domenica alle 15 ci sarà una fascia protetta in cui nessuna partita verrà trasmessa.

Le conferme sono arrivate anche da alcuni quotidiani in edicola, tra cui la Repubblica, che in un pezzo di sabato 15 ottobre è tornata sul tema.

Il quotidiano fa notare come per ottenere il nuovo mix televisivo della nostra Serie A si prenderà spunto dalle migliori esperienze dei vari campionati.

Tra le mosse ci sarà quella di aumentare il numero delle finestre orari con una partita sola. In questo caso il riferimento è la Spagna dove si giocano 10 gare in 10 orari diversi.

La Serie A non dovrebbe spingersi a tanto ma si lavora su almeno 7 fasce diverse

sabato alle 15 (idea Thohir per i mercati asiatici)

sabato alle 18

sabato alle 20.45

domenica alle 12.30

domenica alle 18 (può essere l’orario della gara in chiaro)

domenica alle 20.45

lunedì alle 20.45 (l’alternativa: venerdi alle 20.45 in base ai calendari internazionali)

Attenzione, però, non tutte le fasce verrebbero sfruttate ogni settimana. In base agli impegni europei e alla rilevanza delle gare si potrebbe di volta in volta studiare un diverso mix in modo da avere sempre almeno 4 partite libere dalla tv alla domenica alle 15.

Una novità questa che potrebbe interessare i campionati minori: non avere partite in tv la domenica alle 15 renderebbe nuovamente appetibile l’orario per Serie B o Lega Pro che potrebbero in qualche modo sfruttare la fascia protetta per provare a riportare la gente negli stadi.

Le conferme arrivano anche dall’analisi degli ascolti: la fascia domenicale “tradizionale” produce l’audience di una partita normale in onda negli altri orari.

I regolamenti Uefa e Figc in questo senso vengono in aiuto visto che permettono di vietare la messa in onda di partite di campionati esteri solo in assenza di una contemporanea diretta tv del torneo nazionale.

Potrebbe quindi succedere qualcosa di simile all’Inghilterra dove, per esempio, il Clasico Barcellona-Real del 3 dicembre (ore 16.15) sarà oscurato a beneficio del tutto esaurito negli stadi.

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