Così Angelo Di Livio parla al Brivido Sportivo poche ore da Fiorentina-Juventus: "La Juve è forte. Fortissima. Però anche questa Fiorentina lo è e non lo dico per fare uno 0-0 (ovvero per fare un piacere ad entrambe), ma perché è la semplice e pura verità. Stasera sarà una bella partita tra due squadre che giocano bene a calcio. La Fiorentina, a differenza della Juve, deve migliorare sotto l’aspetto del carattere – e a Parma si è visto che in questo è mancata – ma è una squadra giovane, quasi completamente nuova e arriverà presto a perfezionarsi. Come si batte la Juventus? E’ difficile dirlo. Servono concentrazione, determinazione e cuore. Con la Juve non puoi permetterti di sbagliare niente, è una squadra che non molla mai e che non muore mai. E soprattutto ha tanti grandi giocatori che possono entrare e cambiare la gara con una giocata. L’esempio calzante è sotto gli occhi di tutti: Quagliarella in Champions è entrato ed ha fatto la differenza, ripetendosi contro il Chievo. Gli uomini decisivi? Cuadrado a destra ha le caratteristiche e tutte le carte in regola per mettere in difficoltà la Juventus, anche se Asamoah (l’uomo che se lo troverà di fronte) è un ottimo giocatore ed è molto veloce. Però Cuadrado è un giocatore importante, ha forza fisica, è rapido e imprevedibile. È un giocatore che mi piace molto. Per quanto riguarda la Juve, dico Marchisio, uno dei migliori centrocampisti del mondo. La Fiorentina dovrà stare molto attenta ai suoi inserimenti. Lui è molto abile in questo e sa fare male".
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Una partita che, tra l’altro, è già iniziata fuori dal campo da qualche giorno. Del resto, a Firenze i tifosi hanno ritrovato l’entusiasmo perduto dopo due anni e mezzo di delusioni…
«E’ bello che a far da cornice a questa partita (e non solo) sia tornato un ambiente caldo, purché ovviamente rimanga tutto nella norma. Alla fine, le partite importanti sono quelle più calde e anche quelle più belle. Sono molto felice che la gente abbia ritrovato l’entusiasmo di una volta, perché i tifosi sono quelli che contano di più e quelli che si meritano soddisfazioni. Mi preme dire che anche l’arrivo di Montella (scelta da parte della società che ritengo davvero azzeccata e giusta) è stato importante per riportare l’entusiasmo in città. E personalmente sono molto felice che la Fiorentina abbia puntato su persone e innesti positivi come Vincenzo, il suo secondo Russo, Pradè, Desideri… Sono tutti amici, li conosco e sono grandi professionisti».
A proposito di Montella: Fiorentina-Juventus sarà anche la sfida tra due tecnici giovani, ma già importanti. Che ne pensa?
«Sarà un caso (ma non lo è) ma ritengo che Montella e Conte siano i due allenatori giovani emergenti italiani migliori che ci siano. Conte ha già vinto uno scudetto con la Juve e prima aveva già fatto benissimo in serie B sia a Bari, vincendo il campionato e riportando i pugliesi in serie A, sia a Siena, arrivando secondo e quindi ottenendo la seconda promozione nella massima serie. Montella ha fatto benissimo sia a Roma quando ha sostituito Ranieri, sia a Catania facendo esprimere alla squadra siciliana un ottimo calcio e sfiorando l’Europa. Quindi Fiorentina-Juventus sarà una bella sfida anche tra tecnici».
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