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Della Valle se ne va, Rcs fa festa in Borsa

Della Valle esce sbattendo la porta, Rcs ebbra di entusiasmo schizza in avvio di seduta a Piazza Affari. Il giorno dopo la clamorosa uscita di Diego Della Valle dal patto …

Redazione VN

Della Valle esce sbattendo la porta, Rcs ebbra di entusiasmo schizza in avvio di seduta a Piazza Affari. Il giorno dopo la clamorosa uscita di Diego Della Valle dal patto di sindacato e la svolta in seno al consiglio di amministrazione, con la presidenza di Angelo Provasoli, l'ex rettore della Bocconi, le azioni del gruppo editoriale che edita il Corriere della Sera segnano in avvio un rialzo di oltre il 5% a 0,66 euro.

La svolta

Il patto Rcs ieri ha indicato in Angelo Provasoli il candidato alla presidenza al posto di Piergaetano Marchetti, che resta in Cda. La lista del patto indica poi per il Cda Luca Garavoglia, Fulvio Conti, Carlo Pesenti, Francesco Merloni, Andrea Bonomi, Umberto Ambrosoli, Roland Berger e Giuseppe Vita.

Cda snello

Il comunicato del patto che ufficializza le candidature precisa poi che la direzione dell'accordo di sindacato ha manifestato indicazioni per la nomina di un consiglio di amministrazione composto da 12 membri. In coda ai dieci gia' menzionati, indicati in ordine alfabetico, vengono fatti anche i nomi di Graziano Molinari e di Laura Mengoni Bottani, che risulta debbano alla fine venir eletti. Con un consiglio a 12 componenti un membro dovrebbe essere espressione delle minoranze, ed è quindi verosimile che venga indicato dal primo socio fuori patto, Giuseppe Rotelli, azionista con l'11% dei diritti di voto e già oggi in consiglio. Un altro consigliere dovrebbe essere invece l'amministratore delegato, su cui verrà presa una decisione prima dell'assemblea del 2 maggio.

Mediobanca: create le premesse per il rilancio

"Siamo soddisfatti dell'esito odierno in quanto è stato utile delineare una separazione più netta tra  proprietà e gestione aziendale ai fini di una maggiore indipendenza e prospettiva di rilancio della stessa - spiegano in Mediobanca - È parso a tutti necessario far evolvere la governance di un' azienda dell'importanza di Rcs verso un assetto più moderno e internazionale evitando istanze personalistiche e favorendo la coesione e la comunanza di obiettivi". Ma in questo assetto più moderno manca Diego Della Valle, che sceglie le pagine del Grande Avversario del Corriere della Sera, la Repubblica, per spiegare le sue ragioni.

DDV: hanno deciso un ragazzino e un funzionario

"Sono voluto uscire dal patto di sindacato perchè in Rcs ho visto una situazione gestita da un ragazzino e un funzionario con la pretesa di decidere per tutti", dice Diego Della Valle. "Diciamolo chiaramente - prosegue il patron di Tod's - era in atto il tentativo di Elkann e Pagliaro di mettere il cappello sul Corriere della Sera anche con l'invenzione dei consiglieri indipendenti, tutti uomini legati a loro, mentre io in consiglio volevo gli azionisti. Ma sono due dilettanti allo sbaraglio. E, mi dispiace, ma io non ci sto".

"Elkann e Pagliaro si sono messi a brigare intorno al patto ma questo non competeva loro perchè è un compito che spetta al presidente del patto - ha continuato Della Valle - Sono due dilettanti allo sbaraglio, un impiegato e un ragazzino. Preferisco uscire e avere mani libere". Ma allora addio Rcs? Non proprio: "La battaglia continua e continua con le mani libere", ha aggiunto Della Valle, che potrebbe guardarsi intorno in cerca di alleati o valutare di cedere fra qualche mese le sue quote in Rcs.

All'ultimo minuto

"La lista dei consiglieri indipendenti l'abbiamo vista solo ieri mattina - racconta il patron di Tod's - fino a martedì non c'erano i nomi nè degli indipendenti, nè del presidente nè dell'amministratore delegato. Le pare il modo?". "A Bazoli - prosegue - la situazione evidentemente è sfuggita di mano. Mi guardavo intorno al tavolo, si era creata una situazione di disagio. E qualche tentazione di uscire con me a qualcuno è venuta in mente".

RAI NEWS 24