Di seguito vi proponiamo gli stralci più interessanti della lunga intervista concessa al blucerchiato ex viola (ma ancora di proprietà della Fiorentina) Lorenzo De Silvestri a Il Secolo XIX: "Già, dall'anno scorso a questo si sono aggiunti altri giovani in squadra. E così mi sono ritrovato fra i più esperti. A inizio stagione avevo intrapreso questo discorso, diventare un punto di riferimento, un aiuto per tutti. Poi io sono così anche di carattere, mi sono concentrato un po' di più. Mihajlovic? Ha compreso subito dove c'era da intervenire e ha saputo tirar fuori quelle qualità che c'erano. Anche con questo mister abbiamo perso delle partite, però sempre con un certo metodo, imponendo il nostro gioco. A Roma abbiamo perso 3-0, ma nel primo tempo avevamo risposto colpo su colpo. Se si vanno a guardare i risultati, con lui la Samp ha fatto 31 punti in 18 partite. Quindi ha meriti altissimi. Però io mi sento di dare un merito grosso anche alla squadra.
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Alla Samp sono convinto che si possa aprire un ciclo, ma qui c'è bisogno anche di altre cose: centro sportivo di livello, settore giovanile di qualità e uno stadio... però sì, un ciclo si può fare. Sampdoria o Fiorentina nel mio futuro? Come l'anno scorso ci ho capito di nuovo poco. Sono ancora in prestito ma la Samp stavolta ha il diritto di riscatto della metà. Chissà, magari adesso costo un po' meno, non lo so (ride, ndr). Tutto è rimandato a giugno. Prima di arrivare là ho ancora otto partite da disputare con la Samp al massimo, anche perché a giugno c'è il Mondiale. Non voglio pensarci, so che devo disputare otto grandi partite. Voglio finire nel miglior modo questo percorso. Ci aspetta un trittico di spessore: Fiorentina, Lazio e poi Inter. I 40 punti in classifica ci permettono di affrontarlo con la massima serenità.
I nostri obiettivi non sono finiti. Quali sono? Li sappiamo io e Mihajlovic. Ve li diremo a fine anno. Mihajlovic mi ha fatto crescere tanto. Ho avuto dei momenti in cui pensavo di esser già maturo, sia alla Lazio che alla Fiorentina. Invece probabilmente quello era il percorso particolare preparato per me, per la mia crescita. Ora mi sento pronto, dentro e fuori dal campo. Mihajlovic mi ha dato molta autostima e mi ha fatto migliorare nella fase difensiva, dove avevo più bisogno. Ora mi sento un terzino completo: prima lo pensavo, ma non lo ero. Oltre i numeri, è una rappresentazione di maturità. E nello stesso tempo la constatazione di come abbia raggiunto un buon livello di continuità di prestazione nelle due fasi".
ALE.CRO.
Twitter: @AlessioCrociani
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