All'interno della sala stampa dell'Olimpico ha preso la parole anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: “La bontà del progetto sta nel fatto di aver scelto Rafa Benitez, ci ha praticamente portato ai preliminari di Champions. In tre anni abbiamo vinto due volte la Coppa Italia, questo è prestigioso anche perché possiamo giocare di nuovo Napoli-Juventus in Supercoppa. In Italia Benitez ha vinto (con l'Inter) ma non ha concluso la sua mission, adesso si è ripreso il tutto, l'Italia glielo doveva. Gli eventi accaduti prima del fischio d'inizio? Prima della partita le notizie arrivavano senza tanta precisione, ci preoccupava il codice rosso, abbiamo saputo di un intervento chirurgico. Ci è stato detto che il tutto era avvenuto distante dallo stadio. Non mi sento di far nessun tipo di precisazione o affermazione. Oggi i tifosi del Napoli e della Fiorentina hanno dimostrato una grande civiltà, quello che è accaduto fuori dallo stadio non ha niente a che vedere con l'evento sportivo. Con Benitez siamo d'accordo sulla crescita Napoli, nel suo passato lui ha vinto trofei importanti con squadre che non erano tra le top 5 a livello mondiale. Ci vuole pazienza e tempo, c'è sempre qualcosa che brilla negli occhi della gente, quello che conta di più attrae di più, questo è un errore. Mi auguro che Benitez sia sempre sereno, senza rammaricarsi del lavoro del calcio. La festa del Napoli? Dovevo partire martedì mattina per Los Angeles, ho già spostato a mercoledì mattina, perché oggi non mi sembra il caso di festeggiare. Martedì porteremo la Coppa al Napoli, la faremo vedere in occasione di Napoli-Cagliari. Napoli è una città complicata ma piacevole se fai il calciatore. Ci sono certi calciatori sudamericani che si adattano di più rispetto a quelli che provengono dal Nord Europa, dipende però anche dalla famiglia. Il futuro di Benitez è a Napoli. Si doveva giocare stasera, non si poteva fare altrimenti. È stato un segno di rispetto per il pubblico presente. I tifosi ci mettono il cuore e passione. Stasera ho visto responsabilità nelle società ma anche nei tifosi. Detesto il senso di auto-distruzione degli italiani. Nello stadio lo spettacolo è stato estremamente civile, le tifoserie toscane e napoletane sono quelle che nell'arco del campionato italiano hanno dato segno di civiltà. Insigne? Fa piacere avere un napoletano in casa, poi dobbiamo applaudire il tecnico Benitez perché è bello far giocare gli italiani. Se ho incontrato Renzi? Sì, l'ho incontrato nel momento in cui la partita sembrava che prendesse una piega squadra, con Renzi ci conosciamo da quando era sindaco di Firenze. È una persona collaborativa, dopo il terzo gol mi ha guardato... Dedico la Coppa alla città di Napoli, ai tifosi e al napoletano che sta in ospedale”.
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De Laurentiis ai microfoni della RAI: "Io non devo difendere Benitez che è un grandissimo professionista e uno straordinario allenatore che ha raggiunto questa vittoria dopo un campionato straordinario. Complimenti a Rafa che resterà a Napoli".
da Roma - NICCOLO' GRAMIGNI
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