Si è tenuto questa mattina presso l'Hotel Vittorio Veneto di Roma il processo d'appello per il ricorso presentato dal Napoli contro la penalizzazione subita in campionato e contro la squalifica dei giocatori Grava e Cannavaro. A presentare ricorso anche Matteo Gianello. Il processo è inziato poco prima delle ore 11, a presiedere il collegio della Corte di Giustizia Federale è stato Gerardo Mastroandrea. Il verdetto arriverà entro stasera.
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De Laurentiis e il -2: “Il Napoli va assolto”
Ricorso del Napoli contro la penalizzazione: stasera il verdetto
Presente in aula anche Aurelio De Laurentiis che a voce alta ha difeso la sua società dalle accuse che gli sono state mosse: "Siamo passati dall'essere innocenti a colpevoli, con una penalizzazione da scontarsi in questo campionato. Comprenderete che chi ritiene di essere innocente non è facile sentirsi chiedere un punto di penalizzazione da 1 punto dal procuratore federale in primo grado e poi vedersi penalizzati di due punti da una sentenza azzeccata in ogni parte e anticipata da giornali. Abbiamo accettato la sentenza di primo grado perché diversamente non si poteva fare, ma è ingiusta e offensiva. Percorreremo ogni strada per riavere ciò che ci è stato tolto. L'accusa è infamante, la nostra è sempre stata una condotta specchiata, in 8 anni e 4 mesi di mia presidenza. C'è bisogno del contributo di tutti: chiediamo obiettività e serietà di giudizio per essere assolti. Non c'è spazio per vie di mezzo o sentenze salomoniche: siamo estranei a tutto. Il nostro campionato ce lo giochiamo sul campo e non vogliamo subire danni ingiusti che possano danneggiarlo. Sforzi e investimenti di primo livello non possono essere vanificati col sospetto, con personaggi con me e la mia società. Nessun asterisco può essere accostato alla classifica. Nessun handicap alla cavalcata dei miei giocatori. Pena la credibilità del sistema. Il calcio non deve avere paura di adeguarsi: il Napoli va assolto, come i suoi tesserati".
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