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Dal pugno alla stretta di mano. Così Sousa può convincere Salah

VIDEO: l’episodio giudicato antisemita contro il Maccabi, sulla cui panchina sedeva proprio il neo tecnico viola

Pier F. Montalbano

Quando Mohamed Salah arrivò a Firenze nel gennaio scorso qualcuno aveva storto la bocca: non perché le sue qualità tecniche fossero reputate non all'altezza di sostituire Juan Cuadrado - che fece il percorso inverso dell'egiziano e si legò al Chelsea di Abramovich per una cifra superiore ai 30 milioni di Euro - ma per un gesto che tra la comunità ebraica aveva destato stupore ed indignazione, arrivando ad accusare lo stesso Salah di antisemitismo. Quel pugnetto dato ai calciatori del Maccabi Tel Aviv prima del preliminare di Champions tra gli israeliani ed il Basilea. Non una consueta stretta di mano, dove in molti avevano notato quasi un 'gesto di sfida' in un momento (l'ennesimo) di tensione tra Israele e Palestina come quello dell'estate 2013. "Spero davvero di batterli, così impedirò alla bandiera sionista di sventolare in Champions League" la goccia che fece traboccare il vaso. Ma qui termina il racconto su quell'episodio, che vide protagonista il calciatore viola che si è sempre tirato indietro da quelle accuse e ha sempre corretto il tiro.

Sulla panchina di quel Maccabi Tel Aviv infatti sedeva infatti Paulo Sousa, che fu eliminato (1-0 in Svizzera, 3-3 al ritorno con un gol proprio della stella viola) e lasciò al termine di quella stagione dopo aver vinto il titolo per approdare proprio al Basilea. Quanti intrecci tra i due, che non si sono mai incrociati direttamente ma che potrebbero farlo presto a quattrocchi, questione di giorni, dopo che il tecnico portoghese verrà ufficializzato come nuovo tecnico della Fiorentina. E sarà compito anche di Sousa convincere Salah a proseguire la sua esperienza in riva all'Arno, visto che negli ultimi giorni sono emersi dubbi sulla permanenza e soprattutto sirene da mezza Italia ed Europa. Milan, Inter ma anche Wolfsburg e Atletico Madrid, la lista delle squadre vigili sul n° 74 sono tante ed insistenti. E chissà se una stretta di mano tra i due potrà bastare per proseguire una splendida avventura insieme e continuare a far gioire i tifosi viola.