Dal 3-7-0 di Delio allo 0-3-7 di Vincenzo…

C'era una volta il 3-7-0: modulo evidentemente votato all'attacco proposto dall'allora tecnico della Fiorentina Delio Rossi in terra sarda circa diciotto mesi fa. A voler esser pignoli la squadra si dispose in campo con un 3-5-2. Peccato che gli improbabili terminali offensivi della manovra fossero il fratello "scarso" di Ljajic e l'indiscutibile bomber Andrea Lazzari.

La partita finì 0-0, ma pare che circa 18 mesi dopo, Delio stia chiedendo ripetutamente di poter effettuare un cambio: fuori il centrocampista ormai dell'Udinese e dentro Super Mario Gomez. Niente da fare. Purtroppo o per fortuna quel match è concluso e sfruttare al meglio le caratteristiche del centravanti tedesco è ora compito di Vincenzo Montella che, per la stagione 2013-14, oltre all'ex Bayern si trova a disposizione Cuadrado, Joaquin, Ljajic, Yakovenko, il sempre più vicino Ilicic e ovviamente Rossi. Un parco attaccanti che fa invidia a tutte le società italiane e anche a molte europee. Per adattarsi alle caratteristiche di tutti questi giocatori offensivi il tecnico viola dovrà fare delle scelte, spesso dolorose, con la consapevolezza, però, che le varianti tattiche a sua disposizione sono pressoché illimitate.

Dal 3-5-2, quello canonico, al 4-3-3 spostando di soli pochi metri gli esterni. Questa la soluzione che più attira l'"aeroplanino", che già l'ha adottata nella parte finale della passata stagione. Ma che dire del 4-2-3-1? Un modulo che esalterebbe le potenzialità dei quattro davanti sacrificando, però, giocatori come Borja Valero e Aquilani, in mediana. Infine l'albero di natale, il 4-3-2-1. Il tutto con la possibilità di cambiare gli interpreti, mantenendo intatta la qualità sul rettangolo verde.

A distanza di diciotto mesi, dunque, la situazione in attacco è completamente cambiata e chissà che dopo il 3-7-0 di Delio Rossi, i tifosi della Fiorentina non possano assistere allo 0-3-7 di Montella.

M&M's