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Gomez, dagli applausi di Firenze ai fischi in patria

Mario contestato in nazionale. Capitan Lahm lo difende (COMMENTA)

Redazione VN

Dopo l'infortunio occorso a David Pizarro durante l'impegno contro l'Iraq (clicca qui), arrivano altre notizie negative dai viola impegnati ieri con le rispettive nazionali. Da Kaiserslautern per la precisione, dove la Germania di Mario Gomez impatta con un rocambolesco 3-3 contro il Paraguay. Nessun infortunio però in questo caso (e non è poco), bensì la pesante contestazione del Fritz-Walter-Stadion nei confronti del numero 33 viola che ieri sera si è ritrovato sommerso dai fischi del pubblico di casa presente dal momento dell'entrata in campo al 54' minuto di gara sino al fischio finale.

Il capitano della nazionale tedesca, nonché ex compagno di Gomez al Bayern Monaco, Philipp Lahm, ha commentato così l'episodio a fine gara: "Mario è stato fischiato quando è entrato in campo. Il pubblico paga e ha diritto di esprimere la sua opinione, fa parte del calcio. Quello però che non capisco è quando un giocatore viene fischiato al momento dell'entrata in campo. Non si deve fare mai e con Mario è stato fatto, non va bene. È importante per me che questo sia chiaro a tutta la tifoseria. Non riesco a capire i fischi contro i propri giocatori, la squadra non lo può accettare". Dure anche le parole di Lukas Poldoski: "I tifosi hanno il diritto di essere arrabbiati con noi se non vedono i risultati o se giochiamo male, ma quando un giocatore viene fischiato senza reali motivazione quando entra in campo credo sia triste".

A dirla tutta, un trattamento del genere era già stato riservato dai tifosi tedeschi al Mario Gomez versione nazionale. Nel 2011, ad esempio, sempre a Kaiserslautern in occasione della larga vittoria per 4-0 contro il Kazakistan (qualificazioni ad Euro2012), e nello stesso anno anche a Moenchengladbach nonostante un gran gol di Super Mario all'incrocio dal limite nell'incontro amichevole perso 1-2 con l'Australia. Fischi assordanti per lui anche nel 2009 alla pronuncia del suo nome da parte dello speaker di Gelsenkirchen prima della partita contro la Costa d'Avorio (2-2), e nel 2008 durante l'incontro del campionato europeo con l'Austria. Insomma, un bel salto indietro rispetto al calore di Firenze...

ALESSIO CROCIANI e CHIARA BAGLIONI