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Da Udine: Tanto di cappello alla Fiorentina

Così gli avversari vedono la Fiorentina. Ecco “l’analisi dell’avversario” che si legge sul sito dell’Udinese:   Dopo l’ottima chiusura del girone di andata, condita dal 3-0 ottenuto contro...

Redazione VN

Così gli avversari vedono la Fiorentina. Ecco "l'analisi dell'avversario" che si legge sul sito dell'Udinese:

Dopo l'ottima chiusura del girone di andata, condita dal 3-0 ottenuto contro l'Inter, l'Udinese, parola di Guidolin, è tornata subito al lavoro . Già, perché domenica si torna al Friuli contro un avversario temibile quanto i nerazzurri, o forse anche più. Al Friuli sbarca la Fiorentina di Montella, non certo una squadra qualsiasi. L'esame è di quelli tosti, di quelli che possono statuire dove può arrivare la truppa di Guidolin. Perché i viola hanno dimostrato quest'anno di non scherzare affatto. Quando in estate Pradè e il resto della dirigenza della Fiorentina, hanno convinto Jovetic a ignorare le richieste di Juventus e Manchester City, e lo hanno tenuto stretto con la forza del progetto, in molti hanno storto il naso. Quale futuro può esserci per un progetto sviluppatosi tutto negli ultimi giorni di mercato, con una miriade di acquisti, culminati nell'acquisto di Luca Toni, reduce dall'esperienza araba, e quindi non proprio una garanzia. E invece, gli scettici hanno dovuto ricredersi, e non poco. La maestria di Montella ha disegnato un 3-5-2 esplosivo, un gioco invidiabile, fatto di possesso palla e grande, grandissima qualità. L'Aeroplanino, in tempi non sospetti, aveva detto, durante il ritiro estivo, questa non è la mia squadra. La vedrete solo a calciomercato concluso. Beh, tanto di cappello all'ex tecnico del Catania, che ha chiuso il girone d'andata al quarto posto, che non è stato terzo solo per l'imprevedibile caduta interna contro il Pescara, dove i viola hanno sbattuto su un muro chiamato Perin. 35 punti e ambizioni europee sono un biglietto da visita importante: la Fiorentina quest'anno ha preso il posto proprio dell'Udinese degli anni passati, anche se i bianconeri stanno crescendo. E domenica si confronteranno proprio con questa realtà, con la coppia Muriel Di Natale sempre più affiatata. Sarà una sfida allo specchio tra due schemi quasi identici. Il mercato low cost dei viola ha portato a Firenze giocatori come Rodriguez, primo vero regista della squadra, Borja Valero, uno che compie le due fasi in meniera perfetta. Al suo fianco Pizarro e Aquilani, due ex Romanisti come Montella. Uno mette ordine, l'altro crea, inventa e si inserisce, sfruttando le spinte sulla fascia di un Pasqual rinato e di un Cuadrado che si sta confermando realtà importante del campionato italiano. Davanti Toni sta vivendo una seconda giovinezza, accompagnato da Stevan Jovetic, punta di diamante di uno schema ben collaudato, e giocatore convinto, come detto dal progetto. Che cresce e non si ferma, d'altronde c'è un Pepito Rossi in naftalina ancora tutto da scoprire.