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Da re a vassallo

A Londra, Cuadrado sperava di fare il salto di qualità, ma Mourinho lo ha sempre messo in secondo piano

Stefano Niccoli

Sarebbe dovuto essere il colpo da novanta del mercato del Chelsea. Il giocatore in grado di aumentare il potenziale, già alto, dei Blues. L'esterno capace di dare ancora più velocità e imprevidibilità all'attacco dei campioni d'Inghilterra. Già, sarebbe perché fin qui l'avventura di Cuadrado a Londra può essere riassunta con una semplice ed emblematica parola: flop.

Mercoledì la Fiorentina si ritroverà di fronte il colombiano, per la prima volta da quando ha lasciato Firenze. Una partita amichevole caratterizzata da una vena di romanticismo, con il classe 1988 sfidante della squadra in cui – grazie anche ai consigli di Vincenzo Montella - è diventato grande, un top player come si dice oggi. Un'ala tuttofare, capace, come poche altre in circolazione, di mettere scompiglio tra gli avversari. Palla sul piede destro, dribbling a rientrare e tiro a trafiggere il portiere di turno. Una scena vista spesso durante la sua esperienza in riva all'Arno. Lo sa bene, ad esempio, l'interista Handanovic, battuto proprio in questo modo al Franchi ad ottobre. Due stagioni e mezzo in crescita non potevano non attirare le attenzioni dei top club europei. La sua cessione nell'estate 2014 sembrava scontata, poi però l'addio si è consumato a febbraio. Al Chelsea, la sua carriera avrebbe dovuto subire un'impennata. Così non è stato, per il momento. Mourinho ha sempre avuto un canale preferenziale per Willian e Cuadrado non è riuscito ad adattarsi ai ritmi indiavolati della Premier League. Quattordici presenze in totale per 343 minuti complessivi. Un quadro desolante “condito” da uno zero alla voce gol segnati. Da re a vassallo. “Un consiglio per il Chelsea: riprendi Salah e rimanda Cuadrado a Firenze”, twittavano i tifosi dei Blues qualche mese fa. Un'ironia che descrive bene il fallimento della Vespa nella capitale inglese. “Vedremo il vero Cuadrado la prossima stagione”, diceva Josè Mourinho a febbraio. Può darsi. Fatto sta che, per ora, la situazione non sembra essere cambiata, vista la panchina – l'ennesima – collezionata dal colombiano in occasione della finale di Community Shield persa per 1-0 contro i cugini dell'Arsenal.

Mentre i dirigenti gigliati cercheranno di risolvere con il Chelsea il nodo Salah, allo Stamford Bridge i ragazzi di Paulo Sousa continueranno a prepararsi per l'esordio in campionato col Milan. Un esame, quello di mercoledì, che avrà le sembianze di un vero e proprio ritorno al passato per Cuadrado.