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Corvinata contro corvinata

Matos e Mazuch, due scommesse dell’ex ds viola dai destini diversi

Redazione VN

Ondrej Mazuch e Ryder Matos, giocatori tanto diversi per origini e peculiarità quanto per i percorsi professionali che hanno segnato fin qui le loro rispettive brevi carriere. Eppure un filo conduttore che collega le due ex pianticelle viola che stasera si ritroveranno faccia a faccia sul campo della Dnipro Arena, c'è: Pantaleo Corvino. Il Mago di Vernole è il padre putativo (calcisticamente parlando, s'intende) di entrambi e magari stasera, guardando la sfida che andrà di scena nella gelida Dinipropetrovsk, gli sfuggirà un sorriso pensando alla strada percorsa dalle sue scoperte.

Storie diverse, dicevamo, quelle di Mazuch e Matos. Il brasiliano fu scoperto da Corvino nel 2010 su un campetto di periferia. Per assicurarselo, la Fiorentina pagò il suo cartellino circa 50mila euro: una cifra irreale per il mercato di oggi, sebbene si stia parlando di un ragazzo che allora aveva appena 16 anni. Dopo la Primavera viola arriva il prestito al Bahia, decisivo per la maturazione di Matos. Tanto che presto se ne accorgerà anche Montella, deciso a puntare con successo su di lui contro il Paços così come farà contro il Dnipro, questa volta dal primo minuto.

E il compito di marcarlo spetterà proprio a Mazuch. Lui nella prima squadra viola è riuscito ad esordire solo in Coppa Italia, ad Ascoli. Giunto nel 2007 a 17 anni dal Brno come il nuovo Terry ma aggregato alla Primavera, Mazuch non convinse mai fino in fondo Prandelli, che ne avallò due anni dopo la cessione all'Anderlecht. Quasi un passaggio di testimone con Matos giunto a Firenze soltanto qualche mese dopo. Poi nel gennaio 2012 il passaggio al Dnipro per circa 3 milioni di euro, di cui è al momento il perno della difesa. Già, ci sarà anche un pizzico di Corvino nella sfida di stasera.

ALESSIO CROCIANI