Fai un giro per Firenze, senti parlare di Fiorentina e sembra già di essere al bivio tra la beatitudine eterna e l'entrata in una diabolica macchina del tempo capace di riportarti a quelle deprimenti primavere da basso impero di qualche anno fa. "E' sempre la solita storia", ha dichiarato Montella a riguardo durante la conferenza stampa pre-Napoli. E non potrebbe essere altrimenti nella città (sportiva) degli eccessi emotivi per antonomasia, aizzatta da certi sensazionalismi, volubile nel dna. Il problema è che semplicemente le cose non stanno così. Perché mettendo da parte i bassi istinti, la realtà ci dice che al 4 di novembre (esatto, di novembre, non di aprile...) la Fiorentina si trova a cinque punti dalla zona Europa in campionato, a sei dal terzo posto e con la qualificazione ai sedicesimi di Europa League già in tasca.
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Contro il Napoli partita decisiva? Non scherziamo…
Tra una partita molto importante come quella di domani e certi sensazionalismi ce ne corre di strada
Che fino ad oggi, almeno in campionato, la Fiorentina avrebbe dovuto e potuto fare di più è innegabile, tanto da suonare banale. Così come il fatto che la partita contro il Napoli sia di grande importanza, non solo per la classifica. Da questo alla sfilata di titoloni ad effetto come "Spareggio per l'Europa" o "Sfida da dentro o fuori", ce ne corre di strada... Quindi testa alla super sfida di domani contro una diretta concorrente per l'Europa che conta, con l'obiettivo ben chiaro dei tre punti. Per scacciare via le paure dell'ultima settimana e per vendicare sportivamente la doppia beffa della scorsa stagione, ma anche con la consapevolezza che da lunedì, di punti, ce ne saranno ancora altri 81 a disposizione per sognare un grande campionato.
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ALESSIO CROCIANI
Twitter: @AlessioCrociani
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