altre news

Compper: “Gomez ha risvegliato la fame di successo”

“Fiorentina club illustre, qua c’è un progetto adatto a me” (COMMENTA)

Redazione VN

Una delle sorprese dello scorso mercato di gennaio, il difensore viola Marvin Compper, ha concesso una lunga intervista al sito internet tedesco Sporx.com. Questa la traduzione firmata Violanews.com:

E' cambiato qualcosa da quando è arrivato Gomez?

"Dalle prime voci che volevano Mario Gomez in viola alla sua presentazione è passato quasi un mese. Alla presentazione nel nostro stadio c'erano tantissime persone, perché Mario ha risvegliato la fame di successo tra i tifosi. Lui non mi ha mai chiesto niente su Firenze prima che arrivasse eppure sapeva che giocavo qui e che parlavo tedesco. Si è integrato molto velocemente e parla già un timido italiano. Non passerà molto tempo prima che possa comunicare con tutti".

Vincenzo Montella è un allenatore giovane, ma una grande promessa. Come si trova con lui?

"Vincenzo è un ragazzo molto tranquillo ed equilibrato che ha richiesto tantissimo impegno da parte di tutti i giocatori. Soprattutto quando si tratta di cose tattiche: gli abbiamo detto dove ci troviamo meglio in campo e quello che vorremmo cambiare. Si può dire che lui è uno di noi. Di recente è stato anche un grande calciatore, però allo stesso tempo ha già acquisito la professionalità necessaria per fare l'allenatore. E' il capo a tutti gli effetti. C'è stata una partita della scorsa stagione contro il Pescara, l'ultima di campionato, in cui fino a 20 minuti dalla fine eravamo terzi dopo aver espresso tutto l'anno un ottimo calcio. Siamo molto calcolatori in campo, pazienti e cerchiamo di aspettare sempre l'avversario ben schierati in posizione. Prendiamo chiaramente ad esempio il calcio spagnolo".

I vostri obiettivi?"Sono fiducioso e felice vista anche la preparazione. Penso che io abbia dato il massimo, tutto quello che Montella si aspetta da me. Spero di avere buone possibilità di giocare come difensore centrale di sinistra in una difesa a 3 o a 4. Vorrei fare il passo successivo, la maturazione e diventare un giocatore importante per questa squadra".

Quali sono le tue impressioni sul calcio italiano?"Gli italiani hanno una conoscenza profonda del calcio, i problemi legati allo scandalo Calcioscommesse sono già alle spalle, adesso c'è una volontà profonda di cambiamento. La Germania è in questo senso un modello, anche dal punto di vista atletico visti i successi nelle coppa internazionali e la vittoria della Champions League. L'Italia è rimasta sbalordita dalla vittoria del Bayern. Adesso c'è un certo ottimismo nei club italiani circa un rinascimento a livello internazionale. In Serie A sono stati scelti giocatori di alto profilo. E' un peccato che il numero dei biglietti venduti per lo stadio sia ancora basso rispetto alla Germania, i prezzi sono abbastanza alti".

Il tuo arrivo a Firenze?

"Volevo innanzitutto dimostrare ciò che posso dare al calcio, in un progetto che si adatta a me. In Germania e all'Hoffenheim ho ricevuto solo critiche, ho detto a me stesso che potevo ingoiare le critiche e le opinioni false su di me, accettarle".

Hai lasciato l'Hoffenheim da svincolato..."Se avete seguito le mie affermazioni e il mio comportamento nel corso degli anni in Bundesliga, potete avere un'idea di che tipo di persona e che tipo di giocatore io sia. Non l'ho fatto con cattiveria. Poi se per qualcuno un'offerta accettata o una frase detta male gettano via il lavoro fatto bene, è un grande peccato. Molte persone, purtroppo, non hanno una vera immagine di me. Sono state fatte sentenze senza conoscere i dettagli sullo sfondo della trattativa. Poi è arrivata l'offerta della Fiorentina, un club illustre. Nella situazione in cui mi trovavo in quel momento, per me era solo una grande opportunità, una prospettiva di miglioramento professionale. Avevo già preso la mia decisione quindi sarei comunque partito".

Perché ti chiamavano il lavoratore svogliato?

"Sono tutto tranne che svogliato. Sono abituato alle critiche. Quello che mi ha fatto male è stato piuttosto che le persone che mi conoscono bene, si sono meravigliate ed arrabbiate nel leggere certe cose su di me, poi ho dovuto spiegare loro che erano tutte falsità".

Un ritorno in nazionale dopo il 2008?

"L'ultimo contatto con l'allenatore risale ormai a qualche anno fa. La nazionale non è attualmente un mio problema. Voglio farmi un nome in Italia, è questo che mi interessa. Credo di essere abbastanza forte per dimostrare che merito un ritorno, a Firenze oramai gioco anche a livello internazionale. Potrei ritornare di moda anche per la DFB (federcalcio tedesca, ndr). Voglio rimanere un 'one-hit wonder' a livello internazionale, ho questa pretesa di essere comunque considerato".

ALESSIO CROCIANI & CHIARA BAGLIONI