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Commemorato Franchi a 30 anni dalla morte

In occasione del trentennale della scomparsa di Artemio Franchi, avvenuta il 12 agosto 1983, questa mattina, al cimitero di Soffiano, la città di Firenze si è stretta attorno a un …

Redazione VN

In occasione del trentennale della scomparsa di Artemio Franchi, avvenuta il 12 agosto 1983, questa mattina, al cimitero di Soffiano, la città di Firenze si è stretta attorno a un grande uomo di sport e di cultura.

Artemio Franchi, fu presidente della FIGC dal 1966 al 1980, attorno alla famiglia e ai figli Francesco e Giovanna si sono stretti vecchi amici e personalità di rilievo nel mondo del calcio. Erano presenti tra gli altri il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Giancarlo Abete, Francesco Ghirelli direttore generale Lega Pro, per la Fondazione Artemio Franchi oltre ai figli Francesco e Giovanna, Franco Torrini, Claudio Nassi, Vittorio Mormando, Marcello Marchioni e Fino Fini.

La S. Messa di suffragio è stata officiata nel Battistero di S. Giovanni da Monsignore Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza e componente il Comitato Etico Lega Pro. Durante l'omelia monsignor Mazza ha sottolineato il valore filosofico e culturale delle scelte di Artemio Franchi, che grazie alla sua lungimiranza ha contribuito a far nascere una cultura sportiva: "Artemio Franchi ha affidato al calcio un'importanza tale da diventare oggetto di rilievo nazionale, oggi il calcio appartiene all'Italia. Deve quindi essere difeso come espressione dei valori culturali. Egli - ha aggiunto Monsignore Mazza - aveva il genio della lungimiranza, la memoria –- supera la gratitudine, e il mondo del calcio deve tenerne in grande considerazione".