Chi vince in Europa vola in Champions

Dalla stagione 2015-2016, chi vincerà l'Europa League volerà diritto nella fase a gironi della Champions League 2016-2017, senza passare per le forche caudine dei preliminari ed andandosi ad aggiungere, e non a sostituire, alle squadre qualificatesi alla massima competizione continentale tramite il posizionamento finale in campionato, sempre che non facesse già parte di quel gruppo. E' la principale novità introdotta al regolamento della seconda manifestazione europea dal Comitato Esecutivo UEFA riunitosi ieri a Londra, a poche ore dalla finale tra Bayern e Borussia.

Due esempi esplicativi: se la regola fosse applicata alla stagione appena conclusa, il Chelsea sarebbe andato direttamente ai gironi di Champions League avendo vinto mercoledì scorso l'Europa League ai danni del Benfica, ma avendo già ottenuto il medesimo risultato con il piazzamento in Premier, la norma avrebbe avuto un peso relativo. Discorso ben diverso se lo si applica alla finale di Europa League di anni fa, quando ad alzare la coppa più pesante del panorama europeo fu Gabi dell'Atletico Madrid, che nella Liga 2011-2012 finì quinto. Se la regola fosse stata già a regime, i Colchoneros sarebbero stata la quinta squadra spagnola nella Champions League seguente.

E' dunque facile capire come questa innovazione possa essere un'occasione importantissima di riscatto per il nostro calcio, "retrocesso" a campionato di secondo livello da diversi anni rispetto a Liga, Bundesliga e Premier League dal ranking UEFA. Con una vittoria in Europa League si otterrebbe il triplo risultato di tornare ad alzare un trofeo europeo, aumentare notevolmente il coefficiente nazionale UEFA e riportare a quattro le squadre italiane in Champions. Tutto questo nell'augurio che non serva una motivazione extra e l'avvento del 2016 per rivedere un club italiano sul tetto d'Europa.

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