Chi di capitano ferisce…

C'era una volta una Fiorentina grigia, triste e senza prospettive. Parliamo di quella del basso impero corviniano che aveva nel campo e negli spogliatoi lo specchio fedele di quella era diventata a livello dirigenziale. Riccardo Montolivo era il capitano prima formale, poi ufficioso di quella squadra che più di ogni altra tra quelle dell'era Della Valle faceva del "mai una gioia" il suo vessillo, e di lì a poco sarebbe passato al Milan a costo zero. Firenze tradita e pure beffata per il danno economico, ancora non dimentica l'epilogo di quella commedia tragicomica che si trascinò per troppi mesi. Così come restano i segni dello sgarbo subito dal Milan la cui offerta dell'anno precedente, metà Paloschi e metà Strasser, aveva quasi il sapore della presa per i fondelli.

I rapporti tra i due club negli anni successivi non sono certo migliorati: operazioni di mercato poche o nessuna, fino al minimo storico raggiunto dopo i vari simpatici episodi dell'ultima stagione. La Fiorentina oggi è pronta a rendere il favore ai rossoneri con Ambrosini, un altro capitano che potrebbe percorrere la A1, questa volta in direzione sud. Ovvio, con i dovuti distinguo visto che si paragona un calciatore nel pieno della sua maturità calcistica (Montolivo) con un trentaseienne. Un bello smacco comunque, perché dalle parti di Milanello non hanno fatto una gran bella figura silurando in quel modo il capitano di tante battaglie vinte. Se n'è accorto Berlusconi, che ha provato senza risultati a ricucire lo strappo in extremis. Se n'è accorta la Fiorentina, che dopo Paolo Maldini è pronta a dare un'altra lezione di stile alla Milano rossonera.

ALESSIO CROCIANI

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