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Che ti succede Pek?

Pizarro incappa in due giornate ‘no’ consecutive per la prima volta

Redazione VN

Premessa: chi scrive non ha passato gran parte della stagione su Marte e, almeno fino a prova contraria, è nel pieno possesso delle sue facoltà mentali. Ogni analisi sul Pek non può prescindere dal campionato strepitoso fin qui disputato dal cileno, soprattutto se registra passi negativi. Allo stesso tempo però sarebbe mero esercizio mistificatorio far finta di niente davanti alle sue ultime prove, in netto calo rispetto a quelle maiuscole fornite fino a non più tardi di tre settimane fa. Giusto per ribadire il valore del giocatore, è anche per questo che due prestazioni storte di fila firmate Pizarro fanno notizia.

Detto questo, errori grossolani come quello di Cagliari sull'innesco del contropiede che ha portato al rigore, poi trasformato da Pinilla per il 2-0, non ci si aspettano certo da un giocatore navigato e dai piedi illuminati come lui. E non sono da lui neanche certi piccoli/grandi peccati di superbia, come quello che domenica ha permesso a Montolivo di trafiggere a freddo non solo la Fiorentina, ma anche tutti i 40.000 presenti al Franchi. Già questo basterebbe per stropicciarsi gli occhi e chiedersi se in campo, nelle ultime due giornate, al posto di Pizarro non sia sceso il cugino 'cattivo' (Vargas docet).

C'è però chi potrebbe obiettare che qualche leggerezza rientra nel pacchetto calcio-Pek fatto di fosforo, passaggi chirurgici e zero palle sparate in curva. Vero, e infatti più che gli errori evidenti, ciò che sorprende delle ultime partite di Pizarro è un'insolita imprecisione nel fraseggio, malus che inevitabilmente ha influenzato non solo il rendimento degli altri componenti del centrocampo viola, ma anche della squadra. La soglia delle 34 primavere ed un campionato vissuto tutto d'un fiato da protagonista non aiutano, anche per questo dal prossimo mercato dovrà necessariamente arrivare un'alternativa affidabile fin da subito (Clasie?). Nel frattempo il Pek saprà farsi valere grazie alle sue qualità più uniche che rare. Già contro l'Atalanta tornerà ad essere il faro della manovra viola, mettendosi alle spalle quella che, ne siamo certi, è stata solo una piccola parentesi negativa.

ALESSIO CROCIANI