Eccoci alla sfida che in tanti se non tutti aspettano di anno in anno, quella con la Juventus, quella che per molti è ‘La Partita’. Una gara da sempre al limite, una gara che per Firenze ha quel sapore particolare. Fiorentina-Juventus (o in questo caso Juventus-Fiorentina), storia di una grande rivalità, che trova radici lontane nel tempo e che venne acuita nell’ultima giornata del campionato 1981-82, quando Juventus e Fiorentina si giocavano lo scudetto rispettivamente a Catanzaro e Cagliari.
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Causio: “Juve e Fiorentina, due grandi squadre”
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La Vecchia Signora riuscì a battere i giallorossi grazie ad un rigore trasformato da Brady, mentre la Fiorentina pareggiò sul suolo sardo, anche a causa di un gol annullato a Ciccio Graziani negli ultimi minuti. Il tricolore finì sulla maglia della Juventus, accendendo un fuoco di polemiche sul potere politico dei bianconeri. Nel mezzo l’affare-Baggio, le tante polemiche di ogni gara, le vicissitudini prandelliane fino ad arrivare al recentissimo caso Berbatov. All'andata la Fiorentina mise in seria difficoltà i bianconeri, tra poco le due squadre si troveranno di fronte in una gara che come sempre non sarà come le altre. Il Brivido Sportivo racconta Juventus-Fiorentina attraverso le parole del ‘Barone’, Franco Causio, un grande ex bianconero che vede in Pizarro l’uomo chiave della squadra viola e nel corteggiato Jovetic, un pericolo in più per la Juve.
Causio all'andata la Fiorentina mise sotto la Juve, a Torino cambieranno le cose?
«Io credo che siamo di fronte a due grandi squadre, che stanno facendo benissimo. La Fiorentina andrà a Torino per giocarsela, non è una squadra che gioca per difendere anche perché se lo facesse proprio contro la Juve perderebbe di sicuro. Sarà una bella partita, aperta e dove tutte e due le squadre potranno fare male all'altra».
Montella-Conte, una sfida nella sfida fra due allenatori giovani, vincenti ma tanto diversi tra loro.
«È il nuovo che avanza, mi piacciono entrambi. Conte ha già vinto mentre Montella è sulla strada giusta per farlo. A Catania ha dimostrato così come a Firenze che ci sa fare. Sta facendo vedere grandi cose. Conte ha più esperienza, ma Montella vedrete che farà molto bene».
Sarà la partita di Jovetic, considerate anche le tante voci di mercato?
«Non credo che sarà condizionato. Anzi, se davvero la Juve lo ha cercato, vorrà fare ancora meglio di come fa abitualmente. Non capisco perché dovrebbe farsi prendere dall'emozione, avrà sicuramente più voglia di mettersi in mostra».
Dove si potrà decidere il match?
«Dipenderà tutto da un giocatore, David Pizarro. Lo conosco dai tempi di Udine, è un giocatore incredibile e Montella ha fatto bene a portarlo a Firenze. Se lui sta bene la Fiorentina potrà solo guadagnarci. Con il centrocampo che ha la Fiorentina insieme a Pizarro può davvero succedere di tutto. E poi Jovetic dovrà dare quel qualcosa in più».
Il suo Juventus-Fiorentina?
«Quando giocavo io c'era meno rivalità, io sono sempre stato bene a Firenze. Mi piace la città, sono stato sempre trattato bene dai fiorentini e a Coverciano mi sento a casa».
La partita di Champions League che la Juve giocherà martedì contro il Celtic, potrà pesare a livello psicologico in casa bianconera?
«Questo non lo so ma posso dire che ho visto una Juve determinata, una Juve che nonostante le assenze ha messo sotto il Chievo, ha risposto subito al Napoli, dunque anche di testa vuol dire che sta bene. Poi aveva anche tante assenze, da Chiellini a Vucinic, e sicuramente il ritorno di Pirlo ha significato tanto. Mi aspettavo di trovare una Juve diversa dopo le recenti brutte prestazioni, trovarla un po' in difficoltà e invece l'ho trovata bella tonica. In vista dei viola non so ancora chi recupererà e chi no, ma di certo la testa prima sarà tutta alla sfida con la Fiorentina».
Tommaso Mattei - Il Brivido Sportivo
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