"Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere". L'umore di Napoli, dopo la squalifica di 4 giornate inflitta a Gonzalo Higuain per l'espulsione rimediata a Udine e la conseguente reazione, si riassume con le parole pubblicate su Twitter da Carlo Alvino, uno dei più celebri telecronisti tifosi che popolano il mondo della tv. #Higuain è diventato in breve un hashtag di tendenza dopo l'ufficialità del lungo stop deciso dal giudice sportivo: più che contestare la sentenza in sé, i tifosi azzurri si lamentano per la presunta disparità di trattamento rispetto al caso Bonucci. E per questo urlano allo scandalo.
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“Caso” Higuain, Napoli si ribella: “E’ una vergogna”
Sul web scoppia la protesta dei sostenitori azzurri per le 4 giornate di squalifica al Pipita: "Le regole valgono solo per alcuni, che ingiustizia
Sentenza scritta da giorni. Vergognatevi. Tosel dimettiti". Il tono dei tweet è più o meno questo, così come quello dei post su Facebook: "Il campionato italiano - scrive il gruppo Partenope 1926 - ha dimostrato ancora una volta di essere deciso a tavolino da lobby di potere. Calciopoli non è finita". Riprendendo un vecchio striscione esposto al San Paolo c'è chi parla di "Federazione Italiana Gioco Combinato". E poi, come detto, c'è il confronto con la Juve. "L'atteggiamento arrogante e maleducato di Bonucci, Chiellini &Co. ogni santa domenica vale molto di più di due mani sul petto". Il riferimento va alla mancata espulsione di Bonucci contro il Torino, quando il difensore bianconero protestò veemente contro Rizzoli: l'arbitro ha spiegato il perché del suo provvedimento (solo giallo, non rosso), Tosel ha spiegato perché non ha squalificato il bianconero. Ma i tifosi del Napoli non ci stanno: "Higuain, mi dispiace ma non sei Bonucci - si legge su Twitter - Qui le regole valgono solo per alcuni. Neanche in Champions ci fanno andare".
(gazzetta.it)
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