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Calcioscommesse inchiesta chiusa. Per Conte accusa di “frode sportiva”. C’è Colantuono

E’ di frode sportiva l’accusa mossa al ct della Nazionale Antonio Conte nell’avviso di chiusura delle indagini della Procura di Cremona sul Calcioscommesse per i fatti del periodo in cui …

Redazione VN

E' di frode sportiva l'accusa mossa al ct della Nazionale Antonio Conte nell'avviso di chiusura delle indagini della Procura di Cremona sul Calcioscommesse per i fatti del periodo in cui era alla guida del Siena. Il ct era iscritto nel Registro degli indagati con l'accusa di associazione a delinquere, capo ora caduto per il tecnico azzurro e invece contestato a Mauri, Doni e Signori. Spunta anche il nome di Colantuono.

L'avviso di chiusura delle indagini è stato inoltrato a 130 indagati tra calciatori di Serie A, Serie B, Lega Pro, ex giocatori e dirigenti. Si tratta di un atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. E tra i nomi più noti finiti nel mirino della Procura di Cremona spunta anche quello di Stefano Colantuono, entrato nell'inchiesta per la partita Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 terminata 1-1.

Quanto invece alla posizione del commissario tecnico Antonio Conte, che ha sempre respinto tutte le accuse tramite il suo legale Antonio De Rensis, l'unico capo di imputazione dunque è quello di "frode sportiva". A suo carico, infatti, è caduta l'accusa di associazione a delinquere.

Diversa invece la posizione di Mauri, Doni e Signori. Al giocatore della Lazio, all'ex capitano dell'Atalanta e all'ex attaccante della Nazionale il procuratore Di Martino ha contestato infatti proprio l'accusa di associazione a delinquere.

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