L'inchiesta della procura di Prato sulle combine delle partite nei campionati giovanili toscani, nata da quella sulla tratta di baby calciatori dall’Africa che vede indagati il patron del Prato Paolo Toccafondi e il presidente della Sestese Filippo Giusti, rischia di creare imbarazzi anche a Firenze. Ad agitare le acque - scrive la Repubblica Firenze - non sono solo presunti aggiustamenti di partite che riguardano squadre giovanili come la polisportiva Firenze Ovest, il Grassina Calcio o il Porta Romana, su cui indaga anche la giustizia sportiva. Ma anche e sopratutto la presenza, tra gli indagati per frode sportiva (in sede penale e sportiva) di un professionista noto e stimato in città, Stefano Fiorini, 56 anni.
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Calciopoli in salsa toscana: coinvolto anche un ex tesserato della Fiorentina
Si tratta di Stefano Fiorini, 56 anni, tra i migliori preparatori atletici italiani. Secondo la procura di Prato "comprava" le partite delle giovanili
Fiorini è tra i migliori preparatori atletici italiani ( ha lavorato per Empoli, Cagliari, Fiorentina ed è stato presidente della relativa associazione nazionale di categoria, l’Aipac), è dirigente dell’istituto Prosperius e, stando agli atti dell’inchiesta pratese del pm Lorenzo Gestri, è anche un tesserato dell’Acf Fiorentina, almeno fino al 2017. Sempre secondo gli investigatori pratesi, Fiorini nel 2017 è direttore sportivo e “ patron di fatto del Porta Romana” pur non essendo tesserato. Negli ultimi anni, il Porta Romana è diventata la maggior realtà calcistica fiorentina dopo quella dei Della Valle.
Gli investigatori pratesi ritengono però Fiorini “ pienamente coinvolto nella combine” delle partite del Porta Romana. Come quella del 2 aprile 2017 contro l’aretina Castiglionese, vinta dai fiorentini per 2 a 1. E’ Giusti, patron della Sestese, a contattarlo, perché teme di incontrare il Porta Romana negli spareggi salvezza per restare in Eccellenza. Per questo gli aretini devono perdere.
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