L'aereo che trasportava i giocatori della Chapecoense, squadra della Serie A brasiliana che si recava in Colombia a giocare la finale di Copa Sudamericana, si è schiantato nella notte mentre si avvicinava all'aeroporto José Maria Cordoba della città colombiana di Medellin alle 10 ora locale, alle 4 in Italia. L'aereo ha perso il controllo con la torre di controllo e, riferiscono i media locali, si è schiantato mentre tentava un atterraggio di emergenza: era decollato da Santa Cruz de la Sierra in Bolivia, dove aveva fatto uno scalo tecnico, con 81 persone a bordo, 72 passeggeri e 9 di equipaggio (48 membri del club, 21 giornalisti). La squadra della città di Chapeco, nello stato brasiliano, di Santa Catarina, si dirigeva a Medellin per disputare mercoledì la partita di andata della finale della Coppa Sudamericana contro l'Atletico Nacional. Le prime notizie ufficiali parlano di 25 corpi recuperati e 5 sopravvissuti. Il comandante della Polizia di Antioquia, il General José Acevedo Ossa invece ha comunicato che non ci sarebbero altri superstiti, oltre ai sei annunciati, e che quindi i lavori di recupero sarebbero stati sospesi.
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L'aereo ha perso il segnale con la torre di controllo e si è schiantato mentre tentava un atterraggio di emergenza: la squadra brasiliana non esiste più
Lo stesso Generale avrebbe comunicato che le vittime sono in realtà 76 (dato ancora da accertare ndr), perché uno dei sei sopravvissuti è morto durante il traporto all'ospedale. I primi giunti all'Hospital de la Ceja sono il centrocampista Alan Ruschel e il portiere Danilo, feriti: avevano postato una foto prima della partenza dall'aereo, viaggiavano fianco a fianco. Il primo sarebbe arrivato in stato di choc, con fratture multiple (anche del bacino) e lacerazioni alla testa. Un terzo giocatore giunto all'ospedale è Jackson Follmann, che però avrà bisogno di essere trasportato in un'altra sede per la gravità delle ferite. Secondo una prima fonte i sopravvissuti sarebbero sei, secondo altre molti di più. La quarta sopravvissuta è la hostess Jimena Suárez, il quinto il giornalista Rafael Henzel. Ci sono poi otto giocatori della prima squadra della Chapecoense che non sono saliti sull'aereo perché non convocati per la partita. Sono: Nemen, Demerson, Boeck, Andrei, Hyoran, Martinuccio, Moises e Nivaldo. L'aereo caduto in Colombia con 81 persone a bordo aveva segnalato problemi all'impianto elettrico: lo rende noto in un comunicato l'aeroporto internazionale di Medellin. Il velivolo, un British Aerospace 146 gestito dalla compagnia charter boliviana Lamia, nell'impatto si sarebbe spezzato in due parti: secondo le prime informazioni nella cabina di pilotaggio non ci sarebbero superstiti. Con la stessa compagnia e con un charter simile (se non lo stesso) aveva recentemente volato anche la nazionale argentina. La partita, prevista per la notte di domani (orario italiano) è stata ovviamente subito rimandata, la Conmebol (confederazione sudamericana) ha annunciato la sospensione di tutte le attività fino a nuovo ordine.
La "Chape", come viene comunemente chiamata, è un club giovane, nato nel 1973. Solo nel 2009 giocava nella serie D brasiliana: un'ascesa verticale e continua lo ha portato nella prima divisione brasiliana nel 2014. E' la formazione della città di Chapeco, un polo industriale da 200mila abitanti dello stato di Santa Catarina, nel sud del paese. Quella che avrebbe dovuto giocare domani era sicuramente la gara più importante della propria storia: si era guadagnata l'accesso alla finale della Sudamericana (corrispondente della nostra Europa League), con l'eliminazione in semifinale degli argentini del San Lorenzo.
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