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Calcio Blob: le 10 frasi curiose della settimana

Le dieci frasi più curiose dalla settimana dalla nefasta profezia di Ferrero al gol fantasma rivisitato da Muntari, passando per la stoccata di Corsi alla Fiorentina ORGOGLIO — Alessio Cerci, …

Redazione VN

Le dieci frasi più curiose dalla settimana dalla nefasta profezia di Ferrero al gol fantasma rivisitato da Muntari, passando per la stoccata di Corsi alla Fiorentina

ORGOGLIO — Alessio Cerci, ala del Milan, a TuttoSport "A gennaio ho commesso l’errore di fidarmi. C’erano diverse squadre che mi volevano, Inter compresa, ma alla fine ho scelto il Milan perché mi era stata data l’assicurazione che avrei giocato tutte le partite. Non è stato così, anzi: la squadra non girava e io ci ho rimesso più di tutti. Ora voglio restare perché ho una certezza: se mi alleno bene, non sono secondo a nessuno".

LA STOCCATA — Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, durante la presentazione della nuova stagione

"La Fiorentina presenta i giocatori con 25mila persone e poi li manda via, noi invece abbiamo tre giornalisti e qualche pensionato. Ci va bene essere di campagna, non è un problema. Loro vincono a Torino e sono in 2mila all’aeroporto, ma poi si dimenticano che c’è anche il ritorno".

MOGLI E BUOI — Roy Keane, ex centrocampista del Manchester United, sulla (imminente) cessione di Di Maria al Psg "Il trasferimento non ha a che fare col calcio, ma con lo stile di vita. Rivela che il giocatore è debole e la moglie gli rovina la vita"

VITTIMA — Luis Suarez, attaccante del Barcellona, alla Espn, sul lungo stop per il morso a Chiellini al Mondiale durante Italia-Uruguay

"Se spezzi la gamba a un giocatore, al massimo ti squalificano 2-3 partite. Che io, per un errore, debba restare due anni senza giocare in nazionale mi sembra ingiusto".

DERBY — Goeffrey Kondogbia, centrocampista dell'Inter, a TuttoSport

"I tifosi del Milan mi fischino pure, se vorranno. Ma in realtà dovrebbero fischiare chi era vicino al Milan e ha fatto credere che sarei andato da loro".

IL GOL DI MUNTARI — Sulley Muntari, ex centrocampista del Milan, sul suo celebre gol fantasma alla Juve del 2012

"Quell'episodio ci sarà sempre, ma credo che se anche mi avessero convalidato quel gol, la Juve avrebbe potuto vincere comunque. Non era nel nostro destino vincere quella partita e quello scudetto".

LE ULTIME PAROLE FAMOSE — Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, a Sky Sport

"Il 5 agosto è il mio compleanno: vorrei non andare, se mi perdonate, a Novi Sad, perché vorrei fare 4 gol domani. Quattro a zero, vince Ferrero, contro Novi Sad. Ciao Sad". Risultato? Sampdoria-Vojvodina 0-4.

L'AFORISMA — Adriano Galliani, a.d. del Milan, a La Gazzetta dello Sport

"Il calcio è come la religione: ha misteri gaudiosi e misteri dolorosi. Non ho ancora capito dopo 30 anni cosa significhi capire di calcio".

CHI PARLA? — Edinson Cavani, attaccante del Psg, a L'Equipe

"Tutto il mondo sa che Cavani è un centravanti e ne ha fatte di cose in quella posizione. Poi Cavani ha delle caratteristiche che gli consentono di dare una mano alla squadra, come la capacità di recuperare palla e aiutare in fase difensiva. Perciò, volendo, Cavani può giocare anche in un'altra posizione". Cavani presenta se stesso, come se fosse un altro: in terza persona.

IL SEGNO DI "Z" — Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Psg, a Sports Illustrated "Messi fantastico, Cristiano Ronaldo bravo, Zlatan wow! E Guardiola è un buon allenatore, ma una brutta persona".

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