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C.T. Svezia: “Italia, al mondiale ci andiamo noi”

Le parole del commissario tecnico svedese in vista della gara contro l'Italia

Redazione VN

"Pressione? No, non posso dire di sentire su di me il peso delle aspettative di un'intera nazione. Ma voglio andare in Russia la prossima estate più di qualsiasi altra cosa al mondo, abbiamo tutto per vincere e i miei si sentono bene". A dirlo è Jan Andersson: oggi è stato il giorno del raduno anche per la Svezia, e il c.t. scandinavo carica i suoi in vista della doppia sfida contro l'Italia che mette in palio un posto al Mondiale. Gli svedesi non si sentono affatto sfavoriti, anche se, va detto, Andersson ha il massimo rispetto dell'Italia. "È una squadra piena di ottimi giocatori", avvisa il c.t. che è anche alle prese con le non perfette condizioni di alcuni dei suoi, ovvero Lindelof, Durmaz ed Ekdal, ex di Siena, Bologna e Cagliari. E proprio Ekdal, secondo il tecnico, "sta meglio di prima, ed è sulla buona strada dopo un periodo di lesioni e problemi fisici che è stato lungo. Ma io conto su di lui".

Lindelof invece, dopo essere stato strapagato dal Manchester United, non riscuote la fiducia di Mourinho, che non lo fa giocare. "Possiamo dire che a Manchester per ora non abbia avuto successo - ammette Andersson -, ma ora viene qui in nazionale e non deve lasciarsi influenzare da questa situazione. Sono sicuro che qui con noi darà tutto ciò che ha dentro". Fra i suoi 25 convocati Andersson ne ha uno speciale: è il difensore Pontus Jansson, che per due anni, dal 2014 al 2016, ha giocato (16 presenze) nel Torino agli ordini proprio di Gian Piero Ventura. Conosce quindi bene il modo di lavorare, e le tattiche, del c.t. azzurro, "ed è chiaro che qualcosa dovrà dirmela", chiosa Andersson. (gazzetta.it)