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BV 2011: Timão Campione, Socrates se ne può andare felice

Splende un bellissimo sole a San Paolo del Brasile. È il pomeriggio del 4 dicembre 2011. Si disputa l’ultima giornata del Bresileirão – il campionato nazionale brasiliano di futebol – …

Redazione VN

Splende un bellissimo sole a San Paolo del Brasile. È il pomeriggio del 4 dicembre 2011. Si disputa l’ultima giornata del Bresileirão – il campionato nazionale brasiliano di futebol – e la lotta per il vertice è questione tra il Corinthians di San Paolo e il Vasco de Gama di Rio de Janeiro distanziate in classifica di soli due punti. I paulisti ospitano i cugini del Palmeiras mentre il Vasco se la vede con il Flamengo. I due incontri terminano entrambi in parità consentendo al Timão di conquistare per la quinta volta il titolo nazionale arricchendo un palmares che comprende già 27 campionati paulisti.

Il sole di quel pomeriggio illumina le stanze dell’ospedale Albert Einstein della città nella quale una bella fetta di tifosi, storicamente i più sfortunati e disagiati socialmente di tutti, festeggiano il successo tra balli e caroselli. In una di quelle stanze giace la salma di Socrates, straordinario campione del Corinthians squadra con la quale - all’inizio degli anni ottanta - dette una spallata alla dittatura militare brasiliana con la nota iniziativa denominata “democracia corinthiana”. Lo sport al servizio della democrazia in un paese lacerato dai conflitti sociali e stimolato da questo grande personaggio colto, interessato a tutto e di una umanità infinita. Durante la sua breve vita si è sempre impegnato per aiutare il prossimo in maniera encomiabilmente disinteressata esaurendo completamente il denaro guadagnato nella sua straordinaria carriera e spesso vittima di approfittatori della sua ingenua generosità. Socrates non era soltanto un grandissimo giocatore di calcio.

“Eu quero morrer em um domingo de sol com o Corinthians Campeão”

Domenica, sole e Corinthians Campione.

Adesso sei felice.

Massimo Cecchi - Museofiorentina.it