Quell'estate del 2002 sarà impossibile dimenticarla per tutti gli appassionati della squadra viola. Dopo una triste retrocessione, la situazione del bilancio decreta la totale cancellazione della società. La Fiorentina non esiste più. Per la tifoseria impotente, incredula, sconvolta, disperata, è un colpo terribile, ancora una volta costretta a subire torti ed ingiustizie. Arrivano quindi i Della Valle, con nuovi dirigenti e area tecnica. Ma bisogna rinunciare al nome al marchio e alla vecchia maglia, per evitare la continuità con la società fallita. Nasce la Florentia Viola, il colore viola sulle maglie è minimo, ma per la città e la tifoseria è la Fiorentina. La squadra di Firenze viene ammessa al campionato di C2. Costretto a rinunciare a ben altri palcoscenici vissuti, il popolo viola fin dalle prime apparizioni della squadra riempie gli spalti del Franchi, ma il fenomeno sociale è dato dagli esodi di massa verso località minori del calcio (Castel di Sangro, Gualdo Tadino), in alcuni casi con stadi inadeguati per numero di tifosi. L'inizio del campionato è stentato, dopo l'esonero di Vierchowod alla guida arriva Cavasin, il capitano è il soldatino Angelo Di Livio che diventa la bandiera della squadra. Il nuovo bomber Riganò a suon di goal divenne il beniamino del pubblico. Il 2 febbraio del 2003 la ventiduesima giornata di campionato è Castelnuovo-Florentia Viola. La partita si gioca sul neutro di Lucca a Porta Elisa, in quanto il Comunale di Castelnuovo (piccolo paese della Garfagnana) è troppo piccolo per contenere gli oltre seimila tifosi viola accorsi in sostegno della squadra. La partita non offre grandi emozioni: tanti i falli commessi con la difesa della squadra gialloblù che costringe i viola al terzo pareggio in altrettanti incontri stagionali. Anche Riganò non riesce a segnare dopo nove domeniche consecutive. La Florentia priva del capitano Di Livio per infortunio (operazione al crociato del ginocchio destro), si rende pericolosa nel secondo tempo con un tiro di Maspero e qualche mischia in area. Il portiere Ivan, dal canto suo, non si fa sorprendere da un tiro di Garfagnini e si supera su un colpo di testa di Rossi. Molte recriminazioni dei viola per alcune decisioni arbitrali, rigori non dati per fallo di mano su tiro di Andreotti, fallo su Longo, trattenuta su Riganò. Anche il secondo giallo con relativa espulsione di Riganò sottolinea una domenica da cancellare.
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BV 2003: Orgogliosi di essere viola
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Si dovrà aspettare ancora qualche settimana per conquistare la vetta della classifica e dominare il campionato con il relativo passaggio nella serie successiva. I ricordi di quella stagione vissuta intensamente, portano spesso all'amarezza e alla tristezza di una città e di una tifoseria che non avrebbe meritato un simile trattamento, ma resta indelebile l'entusiasmo di masse intere che ogni domenica urlavano il loro orgoglio di essere viola.
Patrizia Iannicelli - Museofiorentina.it
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