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BV 1992: Cinciripini caccia Antognoni e Branca…

Quella della stagione 1991/1992 è una Fiorentina fra le più anonime della cosiddetta “era moderna”. Rischiarata da pochi lampi (uno su tutti, l’esplosione di “Batigol”, arrivato proprio all’inizio di quel …

Redazione VN

Quella della stagione 1991/1992 è una Fiorentina fra le più anonime della cosiddetta “era moderna”. Rischiarata da pochi lampi (uno su tutti, l’esplosione di “Batigol”, arrivato proprio all’inizio di quel campionato) e con molte ombre. Prima con il tecnico brasiliano Sebastião Lazaroni in panchina, successivamente costretto a passare il testimone a Gigi Radice. Eppure erano ben altre le ambizioni all’inizio del secondo anno della gestione Cecchi Gori… In quel 12 aprile 1992 mancano poche giornate alla fine del campionato e la Fiorentina non è ancora matematicamente salva. È per questo motivo che il punticino strappato all’Olimpico contro una non trascendentale Lazio – alla fine poco sopra i viola in classifica – viene accolto con soddisfazione. Lazio in vantaggio con Stroppa al 50’, pareggio della Fiorentina in zona Cesarini con Marco Branca (arrivato dalla Sampdoria scudettata, una delusione anche lui) al 90’ dopo che i padroni di casa erano rimasti in dieci per l’infortunio muscolare occorso a Soldà a cinque minuti dal termine e che lo aveva costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Tutto ciò al termine di una partita scialba ma comunque in linea con l’andamento generale, a parte l’espulsione per proteste del solitamente tranquillo dirigente accompagnatore viola Giancarlo Antognoni. Di quella squadra ci piace tuttavia ricordare due giocatori che, per cause diverse, non ci sono più: Massimiliano Fiondella e Stefano Borgonovo.

Pier Francesco Nesti - Museo Fiorentina