Il 5 di marzo del 1989, per il match valido per la ventesima giornata, arriva al Comunale di Firenze il Cesena di Albertino Bigon. La Fiorentina guidata in panchina da Sven Goran Eriksson si presenta all’appuntamento reduce dal pareggio di Ascoli. Il tecnico svedese schiera una formazione offensiva con Mattei - un’ex ala - e Carobbi terzini, due punte - Borgonovo e Davide Pellegrini - oltre a Roberto Baggio. La partita si mette male per i viola. Al 33’, infatti, il Cesena passa in vantaggio con una rete del terzino sinistro Limido, con un passato nella Juventus di Trapattoni all’epoca di Platini e Paolo Rossi. Nell’intervallo Eriksson striglia a dovere i suoi giocatori e li scuote dal torpore della splendida giornata primaverile. I frutti si vedono subito all’inizio della ripresa, pur senza che siano stati operati dei cambi. Al 9’ Baggio, con un tiro di destro, batte il portiere Sebastiano Rossi e riporta i viola in parità. Il gol del vantaggio gigliato lo realizza Dunga al 26’. Allora il Cesena si sbilancia in avanti alla ricerca del 2-2 ma senza successo. Al 39’ è Borgonovo a siglare il gol del 3-1. E al 44’ Baggio su rigore segna la rete del 4-1. Il risultato non cambia più. Per Baggio si tratta della sua seconda doppietta in campionato con la casacca gigliata.
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Ruben Lopes Pegna - MuseoFiorentina.it
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