La Santa Pasqua 1976 non porta in dono alla Fiorentina quella vittoria in campionato che manca da due mesi, ma almeno conforta una prestazione finalmente convincente contro la fortissima formazione granata di Torino capolista della classifica. È il 18 aprile: la Fiorentina di Carletto Mazzone si presenta al Comunale del capoluogo piemontese con Alessio Tendi a presidiare la fascia sinistra e Giovanni Bertini a cercare di fermare la furia del capocannoniere del campionato Paolino Pulici. Davanti Claudio Desolati e Gianfranco Casarsa cercano di rendere indimenticabile la centesima partita in campionato di Giancarlo Antognoni. Dopo appena nove minuti Pulici sfodera da trenta metri un pallonetto da pallone d’oro cha scavalca Franco Superchi sorpreso qualche metro fuori dalla porta. Su azione di calcio d’angolo Desolati trova il pareggio dieci minuti più tardi, ma è ancora Pulici, liberato da una bella sponda di Ciccio Graziani a portare nuovamente in vantaggio i granata al 36’. Il povero Bertini, già giù di corda per l’inutilità dei suoi sforzi di controllare lo scatenato attaccante avversario, si infortuna qualche minuto più tardi costringendo Mazzone a sostituirlo con Ennio Pellegrini. Casarsa su rigore riporta in parità le sorti del match ad inizio ripresa ma Zaccarelli prima e ancora Pulici dopo mettono fine agli sforzi viola di cercare di tenere testa ai padroni di casa. Sarà Mimmo Caso, a otto dal termine e su lancio di Beatrice, a siglare l’ultima rete di questo incontro grazie al quale il Toro porta a due i punti di vantaggio sulla seconda in classifica a soltanto quattro giornate dal termine e con il sogno scudetto che sembra concretamente materializzarsi.
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