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BV 1941: Mi chiamo Romeo e vi faccio innamorare

La tramontana fiorentina sferza il terreno di gioco del Giovanni Berta quando le squadre della Fiorentina e della Lazio escono dalle scalette degli spogliatoi per disputare la 14ª giornata di …

Redazione VN

La tramontana fiorentina sferza il terreno di gioco del Giovanni Berta quando le squadre della Fiorentina e della Lazio escono dalle scalette degli spogliatoi per disputare la 14ª giornata di campionato. È il 12 gennaio del 1941: il sole, che accompagna sempre queste gelide giornate ventose, illumina l’estro e la concretezza di un grande Romeo. Il vicentino Menti è alla Fiorentina da tre anni e, ancorché giovanissimo, ha monopolizzato dall’inizio della stagione la maglia viola numero sette mettendo in mostra una formidabile padronanza di gioco al servizio della squadra.

Il primo tempo di quella gara scorre con molti attacchi viola e due legni colpiti rispettivamente da Degano e Menti con il giovane portiere biancoazzurro Corrado Giubilo (appena ventenne) che si esalta in altro paio di occasioni per dire no ai tentativi dei gigliati.

Nella ripresa Romeo parte con la serenata d’amore: all’ottavo minuto calcia magistralmente una punizione che incoccia all’incrocio sinistra tra traversa e palo facendo capire a tutti che si tratta soltanto dell’ouverture. La rete del momentaneo vantaggio laziale a opera di Lombardini - in realtà è da considerarsi forse più un’autorete di Griffanti che colpisce con due manate il pallone mandandolo prima sulla traversa e poi alle proprie spalle - non scompone minimamente il Direttore d’Orchestra Romeo: soltanto due minuti più tardi, dietro invito di Valcareggi, colpisce di collo pieno destro la sfera da fuori area. La rapidità dell’esecuzione è tale che la mani di Giubilo tendono più a proteggere l’incolumità di sé stesso che a respingere e la rete che ne segue diventa inevitabile.

La seconda realizzazione di Menti avviene poco più di una decina di minuti dopo con un velenoso rasoterra che la difesa ospite battezza per un traversone e che invece è un tiro all’angolo sinistro della porta. Soltanto il boato della folla fa capire a tutti i giocatori, viola compresi, che si tratta di rete. E che rete.

L’unica cosa che potrebbe accadere da adesso in poi è soltanto un’ulteriore rete di Menti. O due, tre…L’incontro termina però sul risultato di 2-1 consentendo alla Fiorentina di salire al sesto posto in classifica a quota quindici con l’Atalanta a una sola lunghezza.

Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?

Massimo Cecchi - Museofiorentina.it