Una sconfitta pesante come un macigno costa il posto all’ungherese Wilhelm Rady, tecnico della Fiorentina della stagione 1933/34. A dirla proprio tutta quell’incontro - parliamo del 5-0 subito a Torino dai bianconeri - presentava l’attenuante dell’infortunio occorso a Bigogno e costretto a defilarsi immobile lungo l’out di destra. Sta di fatto che la dirigenza viola optò per un cambio tecnico sollevando dall’incarico Rady e sostituendolo con il connazionale József King il cui cognome venne tramutato in Ging dalle ridicole norme da operetta del regime. Il nostro József King quindi, prima di diventare Giuseppe Ging, nasce oggi, 27 novembre del 1891, a Budapest. La trascurabile carriera da footballer è presto integrata da quella di allenatore svolta sempre in Italia e spesso in Toscana: Pisa, Lucchese, Livorno, Viareggio e, dal novembre 1933 sino a fine stagione, Firenze.
altre news
BV 1891: Jòzsef King, ungherese viola
Una sconfitta pesante come un macigno costa il posto all’ungherese Wilhelm Rady, tecnico della Fiorentina della stagione 1933/34. A dirla proprio tutta quell’incontro – parliamo del 5-0 subito a Torino …
Un inizio folgorante con prestigiose vittorie contro Lazio, Ambrosiana e Genova, fece bel sperare gli appassionati viola orfani di quella bellissima squadra che per due anni aveva divertito e, per un anno e mezzo, segnato grazie a Pedro Petrone. I nodi dei problemi della squadra non si sciolsero però con la passata di pettine del cambio allenatore e tutto tornò (come praticamente sempre accade in circostanze simili) esattamente come prima: squadra altalenante capace di qualche gustosa vittoria e diverse sconcertanti sconfitte. L’annata viola terminò in maniera anonima al sesto posto e la rivoluzione che ne seguì portò in panca Guido Ara che sostituì King traslocato verso l’Aquila. Finalmente la Fiorentina aveva un allenatore italiano: non ce ne voglia King ma i tempi erano ormai maturi per interrompere il filo danubiano che sin dal 1926 legava la Fiorentina ai propri tecnici.
Massimo Cecchi - Museofiorentina.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA