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Battito Viola 1970: Il presidente Baglini si arrabbia, “Con i ribelli non tratto più”

Nel giorno in cui Ferruccio Valcareggi recitava il “mea culpa” per come aveva gestito Rivera nella finale di Coppa Rimet persa col Brasile, a Firenze il clima era molto teso …

Redazione VN

Nel giorno in cui Ferruccio Valcareggi recitava il "mea culpa" per come aveva gestito Rivera nella finale di Coppa Rimet persa col Brasile, a Firenze il clima era molto teso per quello che concerneva i rapporti fra i giocatori e la dirigenza viola. La squadra avrebbe dovuto partire, come da programma, per il ritiro di Acquapendente il giorno dopo, ma le trattative dei reingaggi si erano complicate per l'intransigenza di quasi un terzo dei giocatori della rosa, che rischiavano, seriamente, di non partire nel caso in cui non fosse stato trovato l'accordo economico. La lista dei giocatori "incerti" comprendeva anche qualche ex campione d'Italia, come Brizi, Chiarugi, Mariani, Stanzial, Merlo, oltre a Botti e D'Alessi. I casi più spinosi, però, erano quelli del capitano De Sisti e di Vitali (neo acquisto e vice-capocannoniere del precedente campionato). Soprattutto il secondo aveva sparato delle cifre iperboliche che mai erano "risuonate" in viale Fanti. In seguito a questa sorta di "rivoluzione" interna, il presidente Baglini aveva sbottato e, furente ed amareggiato, quel 29 luglio 1970 così aveva sentenziato davanti ai giornalisti: "Quello che non capisco è perché si debba ancora continuare a discutere degli ingaggi con i giocatori. Ci sono delle tabelle applicate dalla società che loro dovrebbero accettarle senza discussioni. È chiaro che teniamo conto dei loro meriti, della loro posizione rispetto ai compagni ritenuti meno bravi e di tante altre cose. Star qui a perdere tempo mi sembra inutile. In questo momento abbiamo sette giocatori con i quali si può raggiungere un accordo ed altri due che si sono assestati su posizioni incredibili ed ingiustificabili, che noi non prenderemo neppure in considerazione. Abbiamo lasciato al palo, negli anni scorsi, Albertosi e Bertini che erano dei grossi elementi, possiamo farlo con altri per quanto bravi siano, e lo faremo se insisteranno nelle loro richieste. Se ci sono fantasie per ubriachezze mondiali, peggio per loro. Io mi limiterò a chiedere se vogliono smettere di giocare".

Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it