L’assenza di Giancarlo Morrone offre l’opportunità a Giuseppe Chiappella di far esordire in serie A un giovanotto romano che di nome fa Claudio e di cognome Merlo. Claudio, il 12 dicembre del 1965, ha diciannove anni e una fulgida carriera davanti. La formazione di quel giorno contro l’Internazionale a San Siro è la prova di come un saggio allenatore quale Beppe Chiappella stia gettando le basi per lo scudetto che di lì a pochi anni gonfierà il petto della maglia gigliata: Albertosi (26 anni), Rogora (27), Castelletti (28), Brizi (23), Ferrante (20), Guarnacci (31), Hamrin (31), Bertini (21), Nuti (21), Merlo (19) e De Sisti (22). In quella masnada di ragazzacci dei quali Kurt Hamrin è il Capitano, la chioccia ed il maestro, imbriglia la manovra nerazzurra non disdegnando qualche rapido contropiede che rischia di rovinare la giornata a Giuliano Sarti, il numero uno dello scudetto del 1956, a quel tempo a difesa dei pali interisti. L’incontro termina senza reti e Claudio se la cava talmente bene che praticamente non uscirà più di squadra per i successivi dieci anni. Quel giorno inondato di sole nonostante la stagione, iniziò il percorso viola di un grande centrocampista.
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Battito viola 1965: Esordisce in A Claudio Merlo
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