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Ariatti: “Sousa? No ad un Montella-bis. Dalle big può arrivare qualche scontento”

L'ex giocatore viola parla anche del Chievo, prossimo avversario della Fiorentina: "Liberi di mente, Maran bravo a gestire il gruppo"

Redazione VN

Ai microfoni di Radio Blu ha parlato il doppio ex di Chievo e Fiorentina, sfida che si giocherà nel prossimo week end, Luca Ariatti, adesso procuratore ma sempre legato all'ambiente fiorentino: "Serve una rivoluzione al termine della stagione? In Italia si aspetta poco ma questo tipo di agire non ha portato a grandi risultati. La Fiorentina si sta affermando in Italia, può lottare con un pizzico di fortuna e qualche innesto azzeccato per il terzo posto. Se ci fossero quattro posti in Champions si potrebbero fare anche più azzardi, ma conosco la proprietà ed è molto oculata sul piano finanziario".

Sousa resta? "Non deve succedere quanto accaduto un anno fa con Montella, non capisco perché da due stagioni consecutive la Fiorentina si trovi a maggio con questi problemi con gli allenatori, servono sicurezze per il futuro a partire dalla guida tecnica".

Domenica c'è il Chievo: "L'ho visto domenica a Bergamo, è una squadra solida fisicamente e tanti miei ex compagni over-35 stanno ancora bene in campo. Ora ha la testa libera, con l'Atalanta ha perso per colpa di un episodio. Maran è molto bravo, fa giocare bene le squadre e il Chievo se lo terrà stretto. La cosa che mi piace di più è l'educazione nel gestire un gruppo e di mettere in campo la squadra, farebbe sicuramente bene anche a Firenze".

Cosa serve alla Fiorentina? "Non si possono cercare leader, ma giocatori funzionali al progetto. Non per forza giocatori da 15-20 milioni, ma calciatori che leader diventano con il tempo. C'è un mercato di moneta sonante, quello inglese e degli sceicchi, e da lì possono uscire giocatori che giocano poco, scontenti o giovani emergenti. La Fiorentina può avere molte opportunità, anche negli anni passati sessione dopo sessione si è costruito qualcosa di importante. Corvino? Ha scritto pagine importanti a Firenze, se lascerà il Bologna ha gettato comunque basi solide con giovani come Donsah, Masina e altri che hanno creato patrimonio. Il problema è quando hai tanti giocatori di 28-29 anni che non creano plusvalenze".

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