Giancarlo Antognoni parla a La Repubblica di Nazionale, ma anche del campionato:
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Antognoni: “Il 1998/99 resta un grande rimpianto. Mi divertirei in questa Fiorentina”
L'Unico Dieci parla anche di Bernardeschi: "E' un giocatore che ha fantasia ma anche gol, come Baggio e Del Piero"
Serie A comanda la Fiorentina: l’ultima volta, nel ‘99, c’era lei alla direzione.
«Poi Batistuta s’infortunò ed Edmundo andò al Carnevale: è un grande rimpianto, lasciamo perdere. Se prendiamo i singoli, la Fiorentina di oggi è meno forte di quella, ma la rosa è più ampia e competitiva, con gente come Rossi e Mario Suarez che deve ancora inserirsi. È una sorpresa, quest’anno il club non ha fatto spese folli e ha pensato al bilancio. In campo non è spettacolare ma pratica: non so se può andare a fondo ma ora è la squadra più in forma».
Lei si divertirebbe in questa Fiorentina e in questa Italia?
«Io sì, eccome. I difensori di oggi sono meno fallosi, gli attaccanti sono più tutelati dal regolamento e quelli di razza possono giocare fino a 40 anni, come Toni o Di Natale. Le carriere si sono allungate, conta la testa. E io oggi farei più gol, credetemi».
Una battuta anche sugli Under 21 in rampa di lancio: «Ci sono giocatori che fanno la differenza, quello che è mancato di recente. Penso a Berardi, già chiamato da Conte. A Bernardeschi, che è un 10 e mezzo, alla fantasia aggiunge i gol, come Del Piero e Baggio. E alla coppia centrale difensiva Romagnoli-Rugani, anche se Rugani nella Juve è chiuso proprio dal blocco azzurro. Serve tempo, ma si può avere fiducia».
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