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L’inchiesta: ‘Lo strano caso dello shopping viola in Uruguay’

Tornano su La Repubblica gli articoli inchiesta del giornalista-scrittore Pippo Russo

Redazione VN

Vi proponiamo un estratto dell'articolo odierno di Pippo Russo pubblicato da La Repubblica. Questa volta lo scrittore si interessa di Sudamerica ed in particolare dell’Uruguay definito "un paese straordinario. Con una popolazione numericamente inferiore a quella della Toscana, diventato una potenza del calcio mondiale e un eccellente vivaio di talenti. ... Piuttosto deve riguardarci l’amore mostrato dalla Fiorentina, negli anni recenti, per i calciatori provenienti da Montevideo e dintorni".

Russo ricorda per primo Jaime Báez definito «un attaccante di prospettiva» nella relazione sul bilancio dell’ACF Fiorentina ma con la momento un curriculum molto deludente per un calciatore costato 2,85 milioni di euro. C'è poi Andrés Schetino (nella foto) costato 1,5 milioni per l’acquisizione dal Fénix, un club molto chiacchierato. Un altro affare con l'Uruguay sempre targato Lucci-Boselli è quello relativa a Matias Vecino, che almeno fra tutti i calciatori qui nominati è il solo degno di nota. Russo ricorda che tutti questi trasferimenti sono stati realizzati sotto la gestione Pradé-Macia.

Ma la musica non cambia sotto la gestione Corvino-Freitas. Nell’estate 2016 i due firmano una tripletta uruguayana: Maxi Olivera dal Penarol, Sebastián Cristoforo dal Siviglia e Hernán Toledo, argentino proveniente dal Deportivo Maldonado, club uruguayano controllato da fondi d’investimento.  "Quanto costa l’intera operazione? Per Olivera sono 1,5 milioni di prestito più 3,3 milioni di riscatto. Per Cristoforo sono 500 mila euro di prestito più 2,5 milioni di riscatto. Fanno 7,8 milioni di euro, cui vanno aggiunti 642 mila euro di commissioni (321 mila ciascuno). Totale: 8,442 milioni di euro per due calciatori deprimenti".

Non meno costoso Hernan Toledo, quello che Andrea Della Valle definisce «non una scommessa ma un colpo del direttore», cioè di Pantaleo Corvino. "Costo totale 344.852 euro più un altro mezzo milione che stando al bilancio chiuso il 31 dicembre 2017 risulta alla voce “debiti per intermediazioni giocatori”.

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