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Borja Valero: “Vorrei chiudere la carriera a Firenze. I Della Valle si meritano una coppa”

"Montella è il valore aggiunto del Milan. Contento che la Fiorentina sia guidata da una famiglia italiana come quella dei Della Valle. Non siamo una squadra triste"

Redazione VN

Su La Gazzetta dello Sport troviamo un'intervista a Borja Valero: "Come si batte il Milan? Con le armi che abbiamo usato anche l'anno scorso. Mettendo in campo la loro stessa qualità e più grinta. Questo è un Milan spietato. Se gli regali un'occasione da gol, ti giustizia".

Bacca è il killer.

"Tira e la butta dentro. E' il suo mestiere. Era così anche al Siviglia. Del resto, il Milan lo ha pagato caro per portarlo in Italia. Ma i rossoneri non sono solo Bacca. Mi piace molto Niang. Ha fatto le sue esperienze ed è tornato a Milano al momento giusto. E Donnarumma è un vero talento. In più c'è Montella".

Un altro valore aggiunto.

"Da quando è arrivato lui, il Milan ha un'energia diversa. Alla fine i giocatori sono quelli dell'anno scorso".

Montella ha cercato in estate di portarla al Milan?

"In estate ho letto di un interesse del Milan e anche della Roma. Voci che fanno solo piacere. Vuol dire che ho fatto qualcosa di buono. Ma al mio procuratore avevo detto che il  mio primo pensiero era quello di restare a Firenze. Quella era la mia volontà e così è stato".

E ora potrebbe allungare il contratto.

"Vorrei chiudere la carriera in maglia viola. Ci sarà tempo per parlarne. Ma sarei felice se finisse così".

Milan e Inter sono in mano a grandi ricchi cinesi?

"Il calcio italiano ha bisogno di nuovi investitori, è giusto accogliere queste novità senza paura. Però sono felice che alla guida della Fiorentina ci sia una grande famiglia italiana che vuol far crescere il progetto viola".

L'obiettivo della Fiorentina?

"Non amo i pronostici. Vorrei rivedere in campo la Fiorentina dei primi cinque mesi dello scorso campionato. Nessuno ci dava un soldo e siamo arrivati in zona Champions. Poi siamo crollati in maniera strana. Ripartiamo da quella'idea calcistica senza porci né obiettivi né limiti. Il soglio è restare in Europa e vincere una coppa. Lo meritano i Della Valle. E lo meritano tutti quei giocatori, io in testa, che non hanno mai conquistato un titolo in carriera".

La Fiorentina è descritta come una squadra triste.

"Niente di più falso. Siamo allegri e determinati".

Come vede Sousa?

"Molto carico. Ha una marcia in più. Una fame che sta trasmettendo alla squadra".

Sanchez ha già conquistato tutti.

"Eppure all'inizio nessuno credeva in lui. Corvino è tornato a Firenze per inserire nella rosa giovani di talento e giocatori esperti che possono far crescere la squadra".

Regali un consiglio a Bernardeschi?

"Lui deve stare tranquillo, deve far parlare il suo gioco. Quando hai tante attenzioni addosso diventi nervoso, finisci per strafare. Mentre il segreto dei grandi calciatori è la semplicità".

Cosa le ha lasciato la festa dei 90 anni?

"Una serata bellissima in mezzo a tanti campioni. Pensio, ad esempio, a Dunga. Quando vinceva il mondiale nel 1994 io iniziavo a giocare. Spero di incontrare presto miti come Rui Costa e Batistuta".

Lei è chiamato dai tifosi "il sindaco di Firenze"?

"Ho un rapporto incredibile con la città. Non sono il giocatore più forte eppure mi fanno sentire speciale. E' la sensazione che Antognoni vive da sempre".

Nella Fiorentina ci sono due ragazzi come Hagi e Chiesa.

"Devono stare tranquilli, devono immaginare un percorso lungo, non devno farsi condizionare dalle parole di amici, parenti o procuratori. Guai se pensassero di essere già arrivati".