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Ascesa e caduta di Delio, superman pensionato

Un bravo tecnico travolto dall´anno nero. L’articolo di B. Ferrara

Redazione VN

Una via di mezzo tra superman e il prepensionato quello del primo piano lato ascensore. Tutona rossa, ciabatte ai piedi, barba di un giorno e mezzo e intorno il boato della città che lo applaude come il supereroe che all´ultimo tuffo piomba sulle strade per salvare i cuori del tifoso sfatto dalla noia. Do you remember? E dai: ecco Delio osannato al Franchi in un giorno di sole mentre i suoi stendono la Rondinella a suon di gol. Lui prende appunti che neanche Mourinho dopo aver spiegato i movimenti giusti a Romizi e Marchionni, due apparsi quasi dal nulla. E in tanti abbiamo pensato: ecco l´uomo giusto. Non avrà il carisma di Prandelli ma almeno lavora duro e se la tira poco. D´altra parte Il sinisismo, per una ragione o per l´altra, era rimasto un concetto criptato ai più, giocatori compresi (e "vedove" escluse). Vuoi mettere Delione, uno che dice subito le cose come stanno. Tipo: «Non sono Padre Pio». Uno umile era da un pezzo che non passava dal Franchi. Insomma, Firenze finalmente respira aria nuova. O, almeno, pensa che sia così. Tracce di schemi, un po´ di palla a terra. Quelli in punizione vengono liberati dalla catene. Spuntano giovani: Romizi e Salifu. La Fiorentina si trasforma. Basta (forse) procuratori padroni. Gioca chi merita. Sempre. Sì, insomma. Ci si prova. Rossi parla con Cerci, c´è un cerchio da quadrare: che ne dici di giocare da seconda punta? Magari diventi più continuo e hai più mercato. E poi Vargas: Come ti piacerebbe giocare? Parliamone: tu ti rimotivi, ci dai una mano e poi sicuramente torneranno delle offerte degne di te. E tu Montolivo? Dai, anche se andrai via io conto su di te, perché sai come si fa. I consigli dei vecchi, gli incoraggiamenti ai giovani. Le occasioni per gli ex esiliati.

Aria nuova. Cioè: clima diverso, soprattutto. Come quando cambiano orari e intensità degli allenamenti. Ecco i primi musi lunghi. Ma, nonostante questo, l´esordio con il Milan è un bel segnale: 0-0 e Fiorentina viva e brava a difendersi. E siamo solo all´inizio. Ecco frate Delio nel suo ritiro dell´Antella. Niente vita da vip: cenetta alla casa del popolo e poi un bella partita in tv nella celletta del residence prima di dormire. Lui non è Padre Pio, ma la mondanità è quella. Obiettivo: volare basso, molto basso e anche più giù. Nessuna intervista esclusiva, nessun rumore. Sempre gentile con quella gomma che gli rimbalza in bocca, il tecnico gioca bene anche da aziendalista. Perché comunque lo avevano già avvisato. Signor Rossi, dobbiamo rientrare.

SuperDelio, elettrauto della psiche, annuncia che Gilardino ha gli occhi spenti. Tanto gliene venderanno tre ma tre gliene prenderanno, di attaccanti. Così gli hanno promesso. Poco conta se il diesse a fine stagione se ne andrà e forse ha altro in testa (intanto se ne va anche Romizi, uno su cui voleva scommettere). Ma questa è la Fiorentina, una società seria. Non vorrai mica pensare che ti vendono tre attaccanti per prenderne solo uno che non gioca da sei mesi, no?

Cioè, aspetta. Oddio. Maledetto fax. Maledetta tecnologia, con questa storia delle email, delle garanzie, delle banche che chiudono e dei tempi che cambiano. Rossi si guarda in giro. Lo sguardo è un po´ perso. L´allenatore è rimasto solo con una squadra sgangherata: saltato il vecchio gruppo non se n´è creato un altro. Il diesse non c´è più. La personalità complessiva è quella del budino. Per non parlare di tattica. Come giochiamo? 4-3-3. Sì, così gioca Cerci. No, aspetta, 3-5-2, così gioca Vargas. E se facessimo il 4-4-2? Nello spogliatoio Lucio Battisti canta "Confusione". Dopo i cinque schiaffi bianconeri arriva Jim Morrison con "The end". Delio è pronto a lasciare. C´è da capirlo. Lui resterà nella storia per una notte di vergogna. Non è tutta colpa sua, ovvio. Ma un professionista le responsabilità se le deve prendere.

E allora? Allora lui resta, poi si vedrà. Ora non c´è tempo per fughe o rivoluzioni. Salvarsi e basta. E allora giù a testa bassa. Né supereroe, né prepensionato del primo piano lato ascensore, Rossi vorrebbe non essere ricordato da queste parti solo come l´uomo dei cinque gol bianconeri. Sarà mai possibile? La corsa è difficile, ma non si sa mai.

Benedetto Ferrara - La Repubblica