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Octavio a VN: “Firenze, mi manchi. E senza quell’infortunio sarei ancora viola”

Il giocatore brasiliano, ex viola, parla della sua breve esperienza a Firenze nella stagione 2014-2015: "Sogno di tornare in Europa e mostrare il mio valore"

Redazione VN

E' stato una meteora viola, un ragazzo che, per un motivo o per un altro, non ha mai avuto l'occasione di esordire con la maglia della Fiorentina in partite ufficiali. Eppure Octavio Merlo Manteca, noto semplicemente come Octavio, non ha dimenticato quella stagione sfortunata a Firenze. E soprattutto non ha dimenticato la bellezza di una città che ancora ama. La redazione di Violanews.com lo ha contattato in esclusiva, ecco cosa ci ha raccontato.

Che ricordi hai della tua esperienza a Firenze?

"Una città meravigliosa con grande cultura. Mi è piaciuto molto vivere un anno a Firenze, ed è stato triste non aver avuto l'occasione di scendere in campo. Purtroppo però il calcio è anche questo".

Forse qualcosa non è andata per il meglio, come mai il tuo esordio non è mai arrivato?

"Ho avuto problemi al ginocchio e ho dovuto operarmi. I dirigenti mi avevano detto che avrei avuto modo di giocare in Coppa Italia, ma sono andato sotto i ferri proprio nel momento in cui iniziava la competizione. Quando ero nuovamente in forma purtroppo mancavano solamente due partite alla fine della stagione e lottavamo per l'Europa".

Con quali compagni avevi legato di più? Ti senti ancora con qualcuno di loro?

"Avevo legato molto con Neto e Babacar perché erano quelli con cui mi sentivo totalmente a mio agio. Dopo che me ne sono andato non ho più avuto modo di sentirli, ma sono in contatto con un giocatore che è ancora in orbita viola e che per me è come un fratello: Gilberto".

Abbiamo visto alcune foto di Firenze sul tuo profilo Instagram: ti manca l'Italia?

"Vedo tutti i giorni le foto che ho scattato alla città. E' stato un vero peccato non aver avuto un'opportunità sul campo, sono sicuro che se le cose fossero andate in modo diverso adesso sarei ancora a Firenze. Mi fido del mio modo di giocare. Insomma mi manca davvero quella città e tutte le persone speciali che vivono lì".

Segui ancora la Fiorentina? Cosa pensi del campionato che sta facendo?

"Ogni tanto mi vedo qualche partita ma soprattutto tengo d'occhio Gilberto, sono sempre curioso di sapere se gioca".

Il tuo allenatore a Firenze, Vincenzo Montella, adesso è al Milan: che ricordo hai di lui?

"Quello di un uomo onesto che ha amore per il suo mestiere. Per lui non desidero altro che fortuna e successo".

Parlaci di te adesso: come prosegue la tua carriera e quale sogno vuoi realizzare.

"Io continuo a essere un giocatore del Botafogo anche se sono andato in prestito in un'altra squadra. Il mio sogno è sempre il solito, riuscire a tornare in Europa. Penso che le mie caratteristiche di gioco possano adattarsi bene al calcio europeo, in più ho la doppia cittadinanza quindi un trasferimento sarebbe più semplice. Tornare in Italia sarebbe meraviglioso, è uno dei campionati più rispettati del mondo".

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