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Gol all’ultimo respiro (o quasi): la bella tradizione di Babacar

Babacar ha regalato tre punti d'oro alla Fiorentina contro il Cagliari. Il gol è arrivato pochi minuti prima del fischio finale. Non è la prima volta che il senegalese segna all'ultimo respiro (o quasi)

Stefano Niccoli

Il gol pesante, pesantissimo segnato da Babacar a Cagliari è destinato ad alimentare ulteriori discussioni sulle sue potenzialità. Alcuni lo vorrebbero titolare al posto di Simeone o accanto all’argentino, visto il killer instinct del senegalese. Altri lo considerano il perfetto subentrante, capace di dare il meglio di sé a gara in corso.

Il dibattito, che va avanti da anni, lascia il tempo che trova. A differenza del Cholito, Babacar lavora raramente per la squadra. Khouma pensa per sé, dentro l’area di rigore è quasi sempre un cecchino. Ciò che conta è che siano arrivati tre punti d’oro che permettono alla Fiorentina di trascorrere il Natale in tranquillità.

Una rete liberatoria visto il forcing viola, arrivata ad un soffio dal novantesimo. Se non è la normalità, poco ci manca. Il classe 1993, infatti, ci ha preso gusto a segnare pochi minuti (o secondi) prima della bandiera a scacchi.

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