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Da quasi viola a… bestia nera: il curioso caso di Marco Giampaolo

Corvino aveva individuato in Giampaolo l’erede di Sousa, ma alla fine non se n’è fatto di niente. Ultimamente il tecnico della Sampdoria non ha mai perso contro la Fiorentina. Anzi, ha sorriso spesso

Stefano Niccoli

Sarebbe potuto diventare l’allenatore della Fiorentina. Pantaleo Corvino lo aveva individuato come erede di Paulo Sousa. Alla fine, però, Marco Giampaolo ha deciso di continuare l’avventura alla Sampdoria, prolungando il contratto fino al 2020.

Il tecnico blucerchiato sarà nuovamente dall’altra parte della barricata oggi pomeriggio, avversario di quella Fiorentina che ultimamente gli ha spesso portato fortuna, sia sulla panchina doriana che su quella dell’Empoli.

Già, l’Empoli. Nella prima stagione di Paulo Sousa a Firenze la formazione azzurra sfiorò addirittura il colpaccio al Franchi. Era il 22 novembre 2015. La doppietta di Kalinic nella ripresa fissò il punteggio sul 2-2, salvando la Fiorentina da un ko inaspettato alla vigilia. Al Castellani, il 10 aprile 2016, fu, però, festa grande per gli uomini di Giampaolo. Gol di Pucciarelli e Zielinski e viola rispediti a casa con la coda tra le gambe. Era, quella, una Fiorentina spenta, lontana parente di quella ammirata nel girone d’andata durante il quale seppe conquistare e mantenere il primo posto in classifica. Una vita fa.

Nel novembre dello stesso anno Giampaolo, alla Sampdoria, fermò i gigliati al Franchi sull’1-1, gol di Bernardeschi da una parte, di Muriel dall’altra. E se non fosse stato per la parata di Tatarusanu sul tiro di Preat in pieno recupero, i liguri si sarebbero portati a casa i tre punti.

La Fiorentina andò vicino ad una vittoria insperata il 9 aprile 2017. La rete del 2-1 di Alvarez al 71’, preceduta da quelle di Bruno Fernandes al 5’ e di Gonzalo Rodriguez al 60’, sembrava potesse regalare l’intera posta in palio alla Sampdoria. All’89’, però, Babacar gelò il Ferraris con un dolce pallonetto e all’ultimo secondo del recupero sbagliò una facile conclusione a tu per tu con Viviano.

Il resto è storia recente, con la partita del 27 agosto scorso a Firenze. Vantaggio di Caprari al 32’, raddoppio di Quagliarella su rigore tre minuti dopo e 1-2 di Badelj al 50’. I ragazzi di Pioli, però, non riuscirono ad agguantare il pareggio. Alla seconda giornata di campionato la classifica vedeva una Fiorentina desolatamente ultima con zero punti.

La squadra viola avrebbe cambiato parzialmente volto a fine mercato con la cessione di Tomovic e gli arrivi di Laurini e Thereau. La speranza è che cambi anche il trend contro Marco Giampaolo. Gli scongiuri sono d’obbligo.

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