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Lombardo a VN: “Il Tottenham è una squadra con dei limiti, ma occhio a Lamela”

L'ex calciatore conosce perfettamente il calcio inglese, dopo aver fatto parte dello staff di Mancini ai tempi del City: "Campionato? I viola possono arrivare terzi"

Redazione VN

Attilio Lombardo, ex indimenticato di Sampdoria, Juve e Lazio (con cui ha vinto uno scudetto a testa, quasi un record) per tre anni ha lavorato anche al Manchester City nello staff di Roberto Mancini. Conosce molto bene il calcio inglese e la realtà del Tottenham, un’avversaria che torna a incrociarsi con i destini della Fiorentina a un solo anno di distanza dall’ultima volta.

“Ci auguriamo tutti che il risultato finale sia lo stesso. Da fuori posso dire che la sfida di Europa League è aperta a ogni tipo di risultato – dice Lombardo - La Fiorentina arriva carica dopo la fondamentale vittoria sull’Inter, che conta molto per il morale e forse ancora di più per il terzo posto, e credo possa fare bene anche in coppa. Sarà importante la gara d’andata, se giovedì al Franchi arriva una vittoria credo che le possibilità di passare il turno aumentino”.

Chi vede favorita sui 180 minuti?

“E’ una sfida equilibrata, ma il Tottenham non è invincibile anche se sta attraversando un buon momento di forma e si trova a soli due punti dal primo posto. Se per ipotesi avessero incontrato una delle due squadre di Manchester, o lo stesso Leicester di Ranieri, oppure ancora l’Arsenal, per i viola sarebbe stata molto più dura a mio avviso. La squadra di Pochettino ha i suoi limiti e starà alla Fiorentina farli emergere. Di sicuro non sarà consentito commettere certi tipi di errori, pensando soprattutto al ritorno sul campo di Londra. Il White Hart Lane è molto caldo e passionale, ma la Fiorentina lo conosce già bene”.

C’è un giocatore da una parte o dall’altra che può decidere la qualificazione?

“Vedo un grande equilibrio nella formazione di Paulo Sousa e la squadra è stata pensata per girare attorno a diversi uomini, non a un singolo. Certo ci sono Kalinic, Borja Valero e Bernardeschi, che contro l’Inter ha disputato un’ottima partita mettendo la difesa interista in grossa difficoltà. Ma le individualità forti ce le ha anche il Tottenham, se penso a Harry Kane o allo stesso Lamela. Gente a cui non puoi concedere troppi spazi. Detto questo, saranno due partite decise magari da un calcio piazzato o da una giocata. La Fiorentina dovrà essere impeccabile in difesa”.

Torniamo per un attimo al campionato. La lotta per il terzo posto chi vedrà protagoniste?

“Juventus e Napoli le vedo staccate, faranno un’altra corsa. La Fiorentina se la giocherà con Roma ma anche con Inter e Milan. Mancano 13 giornate e può accadere ancora di tutto, senza dimenticare che le milanesi non hanno le coppe e che per questo potrebbero essere avvantaggiate. Il terzo posto lo vedo mai come quest’anno obiettivo prestigioso e molto ambito: oltre ai molti soldi in ballo per il preliminare Champions c’è la possibilità di entrare nell’elite europea. La Fiorentina per quello che ha dimostrato finora può farcela, deve trovare la continuità magari fuori”.

E dopo le esperienze in Turchia e Germania, nel suo futuro cosa c’è?

“Al momento sono in attesa di una chiamata dopo l'esperienza con Di Matteo allo Schalke. Mi aggiorno e seguo molto il calcio sia in tv che dal vivo. La professione del resto è fatta così, anche di momenti di attesa e di pazienza, che comunque sono molto utili”.

Matteo Baccellini

Twitter @matteo bacce