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Deferimenti in arrivo, ansia Conte

Ci siamo. Tra domani e mercoledì la Procura federale tirerà le somme dopo mesi di audizioni, rendendo noti i deferimenti relativi agli atti di Cremona e Bari. L’elenco è molto …

Redazione VN

Ci siamo. Tra domani e mercoledì la Procura federale tirerà le somme dopo mesi di audizioni, rendendo noti i deferimenti relativi agli atti di Cremona e Bari. L'elenco è molto lungo, ma di sicuro il nome più importante è quello di Antonio Conte che aspetta di sapere se la sua difesa ha fatto presa sugli 007 di Palazzi. Non è un particolare da poco, considerando che l'11 agosto è in programma la Supercoppa a Pechino (si sfidano Juve e Napoli): quella data potrebbe diventare uno spartiacque per il futuro del tecnico bianconero. Cerchiamo di capire quali sono tutti gli scenari possibili.

Proscioglimento

È naturalmente l'ipotesi più favorevole a Conte: la Procura federale decide di non dare seguito alle accuse di Carobbio su Novara-Siena («durante la riunione tecnica l'allenatore ci disse che c'era un accordo per il pari») e AlbinoLeffe-Siena («fummo tutti d'accordo, giocatori e staff tecnico, a lasciare la gara agli avversari»). Sarebbe un successo totale degli avvocati: avrebbero convinto in toto Palazzi della innocenza del loro assistito e quindi della non credibilità, almeno in questo caso, del pentito Carobbio.

Deferimento e omessa denuncia

Uno scenario da possibile «pareggio». La Procura decide di non procedere su Novara-Siena, facendo proprie le osservazioni prodotte dalla difesa (la versione cambiata da Carobbio al terzo interrogatorio, le incongruenze nel racconto, il risentimento personale per la lite tra mogli, le 23 testimonianze contrarie al pentito sulla riunione tecnica), ma deferisce Conte per omessa denuncia. Lo potrebbe fare su AlbinoLeffe-Siena, per via delle ammissioni fatte dai giocatori dei lombardi che hanno confermato la versione di Carobbio, l'accordo sul risultato e il ruolo di Stellini (il tecnico bianconero ha spiegato nell'audizione come il contatto preso dal suo vice con Carobbio fosse avvenuto a sua insaputa e serviva comunque per evitare vendette dopo la rissa dell'andata) che aveva negato tutto nell'interrogatorio dello scorso marzo. Gli 007 federali, insomma, non considererebbero credibile che Conte non sapesse. Ma l'omessa denuncia potrebbe anche essere doppia: l'accusa in questo caso farebbe lo stesso ragionamento anche per Siena-Varese, dove Carobbio sostiene che qualcuno della società avrebbe chiesto a Coppola di perdere la gara (fatto parzialmente confermato dal portiere), aggiungendo che analoga cosa era avvenuta con Stellini. Se si verificasse questa ipotesi gli avvocati di Conte potrebbero patteggiare una squalifica (3/4 mesi), evitando il rischio di un processo che potrebbe costare a Conte fino a un anno di squalifica per episodio.

Illecito più omessa denuncia

È lo scenario da incubo per Conte. La Procura lo deferisce per illecito (minimo 3 anni di squalifica) su Novara-Siena più l'omessa denuncia (singola o doppia). Questa ipotesi potrebbe verificarsi anche se la Procura ritenesse «pertinenti» le osservazioni della difesa. Come mai? Il ragionamento giuridico è semplice: non spetta a noi (l'accusa) valutare se siano sufficienti a insinuare il dubbio e portare all'assoluzione. Questo è il compito dei giudici chiamati a valutare le prove ed emettere la sentenza nei due gradi. In sostanza la «battaglia» si sposterebbe nel dibattimento. È chiaro che lo scontro potrebbe diventare totale anche sul piano mediatico (la Juve finora ha tenuto un profilo basso, ma potrebbe esserci un cambio di strategia anche per la pressione dei tifosi). Eppure tecnicamente potrebbe accadere qualcosa di particolare: una richiesta di patteggiamento per la sola omessa denuncia. Il motivo? I legali dell'allenatore metterebbero sulla bilancia la possibilità di una «beffa». Questa: vittoria e assoluzione sull'accusa di illecito, ma sconfitta e condanna sull'imputazione più leggera. Patteggiando sarebbero 3/4 mesi, a processo se ne rischiano fino a 12. Insomma, la richiesta «particolare» potrebbe arrivare alla Procura (chiamata a valutarla). Di sicuro nell'attesa tutte le soluzioni restano possibili.

La Gazzetta dello Sport